Digging the Grave è un singolo del gruppo musicale statunitense Faith No More, il primo estratto dall'album King for a Day... Fool for a Lifetime nel 1995.
Video musicale
Il videoclip della canzone è stato registrato e diretto da Marcus Raboy, accreditato come Alan Smithee.[1] Il video mostra Dean Menta alla chitarra, anche se Trey Spruance la suonò nella registrazione vera e propria; Roddy Bottum, il tastierista del gruppo, compare anche come chitarrista. Successivamente il video è stato incluso nella compilation Who Cares a Lot?: The Greatest Videos.
Tracce
- CD singolo (Europa)
- Digging the Grave – 3:04
- Ugly in the Morning – 3:08
- Absolute Zero – 4:07
- Cuckoo for Caca – 3:42
- CD singolo (Australia)
- Digging the Grave – 3:04
- Ugly in the Morning – 3:08
- Absolute Zero – 4:07
- I Started a Joke – 3:01
- Greenfields – 3:45
- CD singolo (Giappone)
- Digging the Grave – 3:04
- Ugly in the Morning – 3:08
- I Started a Joke – 3:01
- Greenfields – 3:45
- 12" (Regno Unito)
- Digging the Grave – 3:04
- Ugly in the Morning – 3:08
- Absolute Zero – 4:07
- Get Out – 2:17
Classifiche
Nella cultura di massa
La canzone è stata utilizzata nel film del 1996 Jack Frusciante è uscito dal gruppo e nelle serie televisive Beavis and Butt-head e C'è sempre il sole a Philadelphia.
Cover
Note
- ^ Alex S. Garda, Marcus Raboy Videography, su mvdbase.com. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
- ^ a b c d e f g (NL) Faith No More - Digging The Grave, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: F, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 05 March 1995 - 11 March 1995, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 22 January 1995 - 11 March 1995, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 24 gennaio 2020.
Collegamenti esterni