Diego d'Alcalá venne canonizzato da papa Sisto V nel 1588, che pose la sua festa al 13 novembre, poiché il 12, che sarebbe stato l'anniversario della sua morte, era occupato da papa Martino I. I francescani lo festeggiavano comunque il 12 novembre e infine, quando il calendario dei santi venne riorganizzato nel 1969, papa Martino I venne spostato al 13 aprile (suo dies natalis)[1], e la commemorazione di Diego d'Alcalà venne ufficializzata al 12 novembre per tutta la Chiesa[2]. Nella messa tridentina del rito romano e nelle comunità che lo venerano come patrono, invece, la data della sua festività è rimasta al giorno stabilito da Sisto V.
È venerato particolarmente in Spagna e soprattutto in America latina, dove tra l'altro portano il suo nome fiumi, baie, villaggi, quartieri e città (anche la città di San Diego in California, fondata da coloni spagnoli, deve il suo nome al santo). Inoltre in molte comunità ispaniche si svolgono festività in suo onore, come ad esempio la "Fuga di San Diego" nelle Canarie.
Paolo Mira, Turbigo: la devozione a san Diego e il cardinale Flaminio Piatti, in Spicilegium Mediolanense. Studi in onore di Mons. Bruno Maria Bosatra, a cura di Fabrizio Pagani, Archivio Ambrosiano, Vol. IC - Ricerche Storiche sulla Chiesa Ambrosiana, XXIX (2011), Milano, Editrice ITL, 2011.