Desperados (film)

Desperados
Glenn Ford e Claire Trevor in una scena
Titolo originale	The Desperadoes
Paese di produzione	Stati Uniti d'America
Anno	1943
Durata	87 min
Genere	western
Regia	Charles Vidor
Soggetto	Max Brand
Sceneggiatura	Robert Carson
Produttore	Harry Joe Brown
Casa di produzione	Columbia Pictures
Distribuzione in italiano	Schermi associati[1]
Fotografia	George Meehan
Montaggio	Gene Havlick
Musiche	John Leipold
Scenografia	Lionel Banks
Costumi	William Travilla
Trucco	Clay Campbell
Interpreti e personaggi
Randolph Scott: sceriffo Steve Upton Claire Trevor: contessa Maletta Glenn Ford: cheyenne Rogers Evelyn Keyes: Allison Mcleod Edgar Buchanan: zio Willie McLeod Guinn Williams: Nitro Rankin Raymond Walburn: giudice Cameron Porter Hall: Stanley Clanton Bernard Nedell: Jack Lester Joan Woodbury: Sundown Irving Bacon: Dan Walters Francis Ford: Hank Ethan Laidlaw: Cass Glenn Strange: Lem
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale[2] (1948) Emilio Cigoli: sceriffo Steve Upton Stefano Sibaldi: cheyenne Rogers Ridoppiaggio[2] (1958) Emilio Cigoli: sceriffo Steve Upton Lydia Simoneschi: contessa Maletta Giuseppe Rinaldi: cheyenne Rogers Fiorella Betti: Allison Mcleod Gualtiero De Angelis: Nitro Rankin Giorgio Capecchi: giudice Cameron Bruno Persa: Jack Lester Rita Savagnone: Sundown Luigi Pavese: Hank

Desperados (The Desperadoes) è un film western del 1943 diretto da Charles Vidor.

Trama

Produzione

Alcuni esterni furono girati nello Johnson Canyon, nel Kanab Canyon, e nella città fantasma di Paria, nello Utah.

Distribuzione

Il film fu distribuito negli Stati Uniti a partire dal 25 maggio 1943. In Italia uscì la prima volta nel 1948; fu ridistribuito nel 1958 col titolo La sfida dei desperados[3] con un nuovo doppiaggio.

Accoglienza

Critica

«Composto con i soliti espedienti del western, galoppate, sparatorie, zuffe e l'immancabile spicinio di bottiglie e bicchieri nel solito bar col solito barman che fa capolino dietro al banco, Desperados ha momenti di vena e «esterni» grandiosi, oltreché una sequenza assai bella: quella della torma dei cavalli sbigottiti che irrompe nell'abitato spargendo il terrore. [...]»

(Leo Pestelli, Stampa Sera, 3 novembre 1948[4])

Note

1. Fotobusta dell'edizione italiana del 1948, su mynumi.net. URL consultato il 18 marzo 2024.
2. Desperados, su ciakhollywood.com. URL consultato il 18 marzo 2024.
3. Desperados, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.
4. Le sette camicie del tribolato, in Stampa Sera, 3 novembre 1948, p. 2.

Altri progetti

Altri progetti

• Wikimedia Commons

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Desperados

Collegamenti esterni

• Desperados, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
• Desperados, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
• Desperados, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
• (EN) Desperados, su IMDb, IMDb.com.
• (EN) Desperados, su AllMovie, All Media Network.
• (EN, ES) Desperados, su FilmAffinity.
• (EN) Desperados, su Box Office Mojo, IMDb.com.
• (EN) Desperados, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
• (EN) Desperados, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.