Deposito fiscaleUn deposito fiscale è un impianto autorizzato dall'amministrazione finanziaria a fabbricare, trasformare, detenere, ricevere o spedire merci sottoposte ad accisa in regime di sospensione dei diritti di accisa, cioè senza ancora aver pagato l'accisa su tali prodotti. L'esercizio di un deposito fiscale è subordinato al rilascio di una licenza, che attribuisce al deposito un codice di accisa. Il depositario, a meno che non sia un ente pubblico, deve di norma versare una cauzione pari al massimo tra il 10% dell'imposta che grava sulla quantità di prodotti stoccabili nei serbatoi e l'imposta mediamente pagata alle scadenze, anche se i soggetti affidabili e di notoria solvibilità possono essere comunque esonerati. Il deposito è comunque soggetto a vigilanza e controlli da parte dell'amministrazione finanziaria e deve tenere una contabilità dei prodotti detenuti e movimentati. Tra i vari depositi fiscali troviamo:
La gestione dell'accisa sui prodotti alcoliciI prodotti alcolici si dividono nelle categorie di:[1][2]
Ai fini del calcolo delle accise gravanti su un certo tipo di prodotto si deve considerare quanto liquido o anidro si deve considerare per tassarlo ad una certa aliquota accisa. Esempio: Abbiamo una bottiglia di grappa da 1 Litro (Idrato) con gradazione alcolica di 99% (categoria S200) dove l'aliquota gravante su un litro Anidro è di €10,3552. Per il calcolo dell'accisa gravante si deve procedere in questo modo: 1 litro x 99 gradi / 100 = 0,99 litri anidri (parte alcolica contenuta in un litro) Valore Accisa gravante = 0,99 anidri x €10,3552 = 10,251648€ Note
Bibliografia
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