Denys Prokopenko
Denys Hennadijovyč Prokopenko (in ucraino: Денис Геннадійович Прокопенко, AFI: [deˈnɪs ɦeˈnːad⁽ʲ⁾ijoʋɪt͡ʃ prokoˈpɛnko]; 27 giugno 1991) è un militare ucraino di etnia e origine finnico-careliana, comandante della 12ª Brigata d'assalto "Azov" della Guardia nazionale dell'Ucraina.[1] È anche conosciuto come Rédis (in ucraino Ре́діс?), il suo vecchio soprannome da ultras e diventato il suo nome di battaglia da militare. I suoi subordinati si rivolgono a lui in modo informale chiamandolo "Fratello Rédis" o "Compagno Rédis".[2][3] Ha comandato i reparti del Reggimento Azov nella aspra e sanguinosa battaglia di Mariupol' durante l'invasione russa dell'Ucraina; dopo una lunga ed accanita resistenza, le truppe ucraine si sono arrese il 16-20 maggio 2022 e i superstiti, compreso Denys Prokopenko, sono stati fatti prigionieri dai russi e filo-russi della Repubblica Popolare di Doneck. Attraverso accordi politici al massimo livello, i cui contorni non sono ancora chiari, Prokopenko e altri importanti capi ucraini catturati a Mariupol' sono stati consegnati a ottobre 2022 dai russi alla Turchia, apparentemente con l'accordo che avrebbero dovuto essere trattenuti fino al termine della guerra; nel luglio 2023 invece Prokopenko e gli altri sono stati definitivamente liberati e sono tornati in patria. BiografiaGioventùProkopenko è di origini finnico-careliane. Suo nonno fu l'unico membro della sua famiglia a sopravvivere prestando servizio nelle Forze di difesa finlandesi durante la guerra d'inverno contro l'Unione Sovietica.[2] In seguito alla sconfitta della Finlandia e al Trattato di Mosca, gran parte della Carelia finlandese venne ceduta alla Russia, lasciando aperta la cosiddetta questione careliana per gli abitanti della regione ed i loro discendenti.[4] Di conseguenza Prokopenko considera la sua lotta contro la Federazione russa anche una questione personale, strettamente collegata alla storia della sua famiglia.[2] Si è laureato in lingue e letterature straniere presso il dipartimento di filologia germanica dell'Università Linguistica Nazionale di Kiev, ottenendo una specializzazione per l'insegnamento della lingua inglese.[5] Nel frattempo praticava sport e militava nel gruppo ultras neonazista "White Boys Club"[6] della tifoseria della Dinamo Kiev.[7] Carriera militareA partire dal 2014 ha preso parte alla guerra del Donbass, dimostrando subito doti di leadership e ottenendo il comando di un plotone e successivamente di una compagnia del Battaglione Azov. Nel settembre 2017 è stato promosso comandante dell'unità, nel frattempo divenuta un reggimento.[8] In seguito all'invasione russa dell'Ucraina, Prokopenko è divenuto uno dei principali comandanti durante l'assedio di Mariupol da parte dell'esercito della Federazione russa. Il 7 marzo 2022 ha registrato un videomessaggio in cui chiedeva la chiusura dei cieli dell'Ucraina.[9] Il 19 marzo 2022 il Presidente Volodymyr Zelens'kyj ha insignito del titolo di Eroe dell'Ucraina i comandanti di due unità impegnate nella difesa di Mariupol': il maggiore Denys Prokopenko del Reggimento Azov e il colonnello Volodymyr Baranjuk della 36ª Brigata fanteria di marina "per il coraggio, le tattiche efficaci per respingere gli attacchi nemici e la protezione dell'eroica città di Mariupol". Il 13 aprile 2022 è stato promosso al grado di tenente colonnello.[10] Il 20 maggio, dopo quasi tre mesi di assedio, Prokopenko si è arreso alle forze russe insieme agli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati nell'acciaieria Azovstal'.[11][12] Il 24 maggio sua moglie Kateryna riceve una telefonata da parte sua in cui le dice che attualmente è prigioniero dei russi.[13] Il 21 settembre 2022 Denys Prokopenko, insieme al suo vice Svjatoslav Palamar e altri 3 comandanti dei reparti ucraini fatti prigionieri a Mariupol' sono stati liberati nell'ambito di uno scambio di prigionieri, per rimanere sotto la protezione della Turchia fino al termine dalla guerra.[14][15] Sono stati interessati dallo scambio 215 uomini da parte ucraina e 55 da parte russa, con l'aggiunta dell'oligarca Viktor Medvedčuk catturato il 12 aprile 2022.[16] L'8 luglio 2023 i comandanti del Reggimento Azov sono stati rilasciati dalla Turchia e riportati in Ucraina dal presidente Zelens'kyj di ritorno da una visita diplomatica nel paese.[17] Dopo essere stata completamente distrutta a Mariupol, l'Azov è stata ricostituita come brigata nell'aprile 2023,[18] e a luglio è stato annunciato che Prokopenko è in fase di riabilitazione e presto avrebbe rispreso le sue funzioni al comando dell'unità.[19] Onorificenze— 19 marzo 2022[20]
— 21 agosto 2019[21]
— 25 marzo 2015[22]
Note
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