Decimo Giunio Novio Prisco[1] (in latino Decimus Iunius Novius Priscus; fl. 78-82) è stato un politico romano.
Biografia
Non è chiaro se Decimo Giunio Novio Prisco sia lo stesso Novio Prisco, amico di Seneca, che era sposato con Antonia Flaccilla e che fu esiliato da Nerone nel 65 per aver partecipato alla congiura di Pisone.[2] È comunque probabile che, se non siano la stessa persona, fossero comunque parenti o addirittura che il congiurato fosse suo padre.[3]
Sicuramente fu però console sotto Vespasiano nel 78 insieme a Lucio Ceionio Commodo e diventò legatus Augusti pro praetore in Germania inferiore dal 78/79 all'81/82.[4]
Note
- ^ Nella maggior parte delle fonti epigrafiche, il suo nome è riportato solamente come Decimus Novius Priscus (CIL , 2056, CIL , 22, CIL , 23, CIL , 158), mentre in IG V,1 1431 è riportata la forma Δέκμος Ἰούνιος Πρείσκος (Dékmos Ioýnios Preískos). Secondo Olli Salomies, anche visto che il praenomen Decimo è tipicamente associato alla gens Iunia, la forma "Decimo Giunio Novio Prisco" potrebbe essere corretta e le varie epigrafi riportano solamente un'abbreviazione del nome completo (Salomies 1992, p. 94).
- ^ Tacito, XV, 71.
- ^ Salomies 1992, p. 94.
- ^ Eck 1982, pp. 300-305.
Bibliografia
- Fonti primarie
- Tacito, Annales.
- (IT) Annali — traduzione in italiano di Progettovidio;
- (EN) Annals — traduzione in inglese di Alfred J. Church e William J. Brodribb.
- Fonti storiografiche moderne
- Werner Eck, Jahres- und Provinzialfasten der senatorischen Statthalter von 69/70 bis 138/139, in Chiron, n. 12, 1982.
- Olli Salomies, Adoptive and polyonymous nomenclature in the Roman Empire, Helsinki, Societas Scientiarum Fennica, 1992.