Si tratta di una testa scolpita in marmo che è davvero unica per il suo stato di conservazione, poiché non sono presenti crepe sul viso.
Generalmente ritenuta la statua di una dea a causa dei lineamenti femminili, potrebbe comunque trattarsi di una rappresentazione scultorea di Apollo. Questo frammento farebbe parte della scultura di una figura di 2,5 metri d'altezza.
Storia
Fu scoperta nel 1928 durante gli scavi effettuati nel teatro dalla missione archeologica italiana guidata da Luigi Maria Ugolini a Butrinto. Diverse sculture sono state trovate allineate accanto a un muro. Inizialmente si pensò che l'edificio fosse una basilica. Solo quando apparvero le tribune si capì che si trattava di un teatro.
Nello stesso luogo, e in fila, apparvero anche due statue di guerrieri corazzati e due figure femminili, oltre ai ritratti dell'imperatore romano Augusto, di sua moglie Livia e del suo generale Agrippa.
Per preservare il frutto degli scavi, è stato realizzato un museo presso il sito archeologico, che dal 1992 è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Il sito archeologico di Butrinto si trova a 14 chilometri dalla città di Saranda, dove l'immagine della dea di Butrinto è utilizzata da alcuni alberghi e dalla squadra di calcio della città. Viene utilizzata anche come logo del festival cinematografico Dea Open Air Film Festival.