Dario BuzzolanDario Buzzolan (Torino, 12 ottobre 1966) è uno scrittore italiano. BiografiaLaureato in filosofia teoretica a Torino con Gianni Vattimo[1], ha pubblicato diversi romanzi, fra cui Dall'altra parte degli occhi, vincitore del Premio Calvino 1998, Non dimenticarti di respirare, tradotto in Francia dall'editore Lattès nel 2002, I nostri occhi sporchi di terra, finalista al Premio Strega 2009[2], Se trovo il coraggio (Fandango Libri, 2013), Malapianta (Baldini&Castoldi, 2016), La vita degna (Manni Editori, 2018), In verità (Mondadori, 2020), Perché non sanno (Mondadori, 2022). È anche autore della prima traduzione italiana di Following the Equator di Mark Twain (Seguendo l'Equatore, Baldini Castoldi Dalai, 2010). È inoltre autore dei testi teatrali Target (in scena al Festival del teatro europeo di Nizza) e Visita dell'uomo grigio (in cartellone al Teatro Stabile di Torino nel 2001). Critico cinematografico per la carta stampata e la TV[3], ha scritto anche saggi sul cinema, fra cui uno su George A. Romero ed è stato consulente del Festival Internazionale del Film di Roma. Ha scritto su diversi periodici, tra cui La Repubblica e Linus. Nel 2002 ha fatto parte della delegazione ufficiale degli scrittori invitati a rappresentare l'Italia al Salon du Livre di Parigi. Nel 2004 e 2005 è stato coautore e conduttore del programma Anni luce in onda su LA7[4]. Capo autore del programma Agorà, in onda su Rai 3, dal 2010 al 2017, è stato autore di numerosi programmi televisivi, tra cui Le parole della settimana di Massimo Gramellini, M di Michele Santoro, Cartabianca di Bianca Berlinguer. Vita privataFiglio secondogenito di Ugo Buzzolan[5], è compagno della giornalista Luisella Costamagna, con cui ha avuto un figlio, Davide. Opere
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