Darío Botero è nato nella città di Calarcá, nella regione andina della Colombia, più precisamente nel dipartimento di Quindio, noto per la coltivazione e la produzione della maggior parte del caffè colombiano.[3] Nonostante sia una persona con un pensiero non tradizionale, la sua regione di origine è prevalentemente conservatrice.
Nel 1960, all'età di 22 anni, Botero ha partecipato alla fondazione della prima Facoltà di Sociologia in America Latina, appartenente all'Università Nazionale della Colombia. Questo evento si è svolto su iniziativa del sacerdote Camilo Torres Restrepo e degli intellettuali Orlando Fals Borda, Eduardo Umaña Luna, María Cristina Salazar, Virginia Gutiérrez de Pineda, Carlos Escalante e Tomás Ducay, tra gli altri.[2][4]
Ha studiato giurisprudenza e si è laureato con un master in scienze politiche e filosofia presso l'Università Nazionale della Colombia.
Tornato in Colombia, ha ricoperto la carica di Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politichee Sociali presso l'Università Nazionale della Colombia, dal 1986 al 1988.
Darío Botero è stato il fondatore ed editore della rivista Politeia, di cui sono stati pubblicati 29 numeri.[3] Questa rivista includeva saggi del romanziere Rafael Humberto Moreno Durán, del filosofo Iván Soll, del professor Mario Bettati, di Germán Andrés Molina Garrido, di Jesús Martín Barbero, tra gli altri autori dell'America Latina e del mondo.[6] Botero è stato il fondatore ed editore della rivista Planeta Sur, che aveva 3 edizioni. Ha inoltre pubblicato più di 15 libri e numerosi saggi sui temi della sua specialità.[3]
Ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell'Associazione colombiana di filosofia del diritto e filosofia sociale, come membro fondatore. Nell'ambito della sua carriera di relatore, ha tenuto seminari scientifici e filosofici presso le principali università della Colombia e alcune dell'America Latina.
Vitalismo cosmico
Alla fine della sua vita e dopo aver lavorato per diversi anni insegnando e pubblicando alcune opere, Darío Botero sviluppò un progetto filosofico che chiamò Vitalismo cosmico.[7] Questa corrente di pensiero indica che la filosofia non dovrebbe concentrarsi su aspetti quotidiani moderni come l'economia o la politica; al contrario, l'approccio filosofico deve puntare sullo sviluppo e sulla tutela della vita stessa delle persone e degli esseri viventi che le circondano.[2]
Secondo Botero, il vitalismo cosmico ha lo scopo di inquadrare la vita come un concetto tridimensionale: vita cosmica, vita biologica e vita psicosociale. In questo modo, si arricchisce il concetto di vita e la sua proiezione nella pratica culturale e sociale.[1][6]
Dopo aver svolto uno sviluppo teorico generale e un esame delle grandi concezioni della natura, Botero conclude con una teoria ambientale che cerca di regolare il comportamento dei cittadini nei confronti della natura. Darío Botero delinea così un umanesimo concreto basato sulla trasformazione della natura e non sull'antropologia, in risposta ai critici dell'umanesimo di Martin Heidegger e Michel Foucault.[8]
Morte e insegnamento
Darío Botero è morto il 21 giugno 2010 a causa di problemi respiratori presso la clinica Fundación Santa Fe, situata nella città di Bogotá. Botero ha lasciato un'eredità tra i suoi studenti, che lo descrivono come appassionato ed enfatico nel mettere in discussione i filosofi, al fine di sviluppare un vero pensiero analitico.[5]
El Estado y la cultura en la Grecia Antigua (Lo stato e la cultura nell'antica Grecia)
Bogotà, Colombia
Librería Tercer Mundo
1992
La voluntad de poder de Nietzsche (La volontà di potenza di Nietzsche)
Bogotà, Colombia
Università Nazionale della Colombia, Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Sociali ISBN 9789587012347
1994
La razón política: crítica de los fundamentos filosóficos del pensamiento político moderno (Ragione politica: critica dei fondamenti filosofici del pensiero politico moderno)
^abcd(ES) Darío Botero Uribe: un filósofo de la vida, su Agencia de Noticias UN - www.agenciadenoticias.unal.edu.co, Università nazionale della Colombia, 24 giugno 2010. URL consultato il 21 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2017).
^ab(ES) Otto Morales Benítez, Los desvelos filosóficos de Darío Botero Uribe, in Cuadernos de Filosofía Latinoamericana, vol. 36, n. 112, Bogotà Colombia, Fundación Dialnet, 15 agosto 2014, pp. 107-126. URL consultato il 21 luglio 2022.
^(ES) Darío Botero, Teoría social del derecho (PDF), Copertina del libro: Anabela Botero, 4ª ed., Bogotà Colombia, Università Nazionale della Colombia - Unibiblos - Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Sociali, 2005, ISBN958-701-554-1. URL consultato il 21 luglio 2022.