È una delle maggiori scrittrici di best seller del mondo. È la quinta autrice per numero di copie vendute di tutti i tempi e la prima in assoluto fra gli autori viventi.[1] Ha venduto 650 milioni di copie dei suoi libri, tradotti in 43 lingue e diffusi in 69 Paesi.[2]
Biografia
Danielle Steel iniziò a scrivere storie già da piccola e nella tarda adolescenza iniziò a scrivere anche poesie. Diplomatasi al Liceo Francese di New York (classe 1965), frequentò la New York University e andò in Europa sempre per studiare. A 19 anni completò il suo primo romanzo, ma non fu pubblicato fino al 1973.
Dal 1981 Danielle Steel entrò nella New York Times Best-Sellers List, tornandoci in seguito molte altre volte. Nel 1989 fu iscritta nel Guinness dei Primati per il maggior numero di settimane consecutive (381) in cui il suo libro era rimasto in classifica. Sebbene la critica abbia stroncato spesso i suoi romanzi, essi sono amati da milioni di donne in tutto il mondo e continuano a essere citati nella Best-Sellers List del New York Times.
Ventuno dei suoi libri sono stati adattati per la televisione; tra essi, due hanno ricevuto la nomination al Golden Globe: tra loro, "Gioielli" (titolo originale: "Jewels").
Oltre alla narrativa per adulti, Danielle Steel ha scritto "Max e Martha", una collana per giovani lettrici, composta da dieci libri illustrati che puntano ad aiutare i bambini che si trovano di fronte a reali problemi della vita (il rapporto tra fratelli, l'inserimento scolastico, la perdita di una persona cara, etc.); inoltre, Danielle Steel è autrice della Collana "Freddie", composta da quattro libri che parlano di altre situazioni della vita reale (la prima notte fuori casa, la visita dal medico, etc.). Ha anche scritto, sempre come libro rivolto all'infanzia, "Piccola Minnie a Parigi" ("Pretty Minnie in Paris").
Danielle Steel ha anche scritto due opere non di narrativa: "Brilla una stella. La storia di mio figlio" ("His Bright Light") che tratta la vita e la morte di suo figlio Nicholas Traina, a cui era stato diagnosticato il disturbo bipolare e che per questo si suicidò nel 1997, e "Having a Baby".
Ha scritto, inoltre, un libro di poesie intitolato "Love: Poems".
Nel 2002, Danielle Steel è stata premiata dal Governo francese come Cavaliere dell'Ordine delle Arti e della Letteratura, per il suo contributo alla cultura nel mondo.
Madre di nove figli (Beatrix, Nick [deceduto], Trevor, Todd, Samatha, Victoria, Vanessa, Maxx e Zara), Danielle Steel ha dedicato a loro alcuni dei suoi romanzi. È stata sposata cinque volte ed è attualmente single. I suoi mariti sono stati: Claude-Eric Lazard, Danny Zugelder, William Toth, John Traina e Tom Perkins.
In aggiunta alla scrittura, Danielle Steel ha fondato e tuttora gestisce due fondazioni. La "Nick Traina Foundation", dedicata al figlio deceduto, finanzia le organizzazioni dedicate alla cura delle malattie mentali e contro l'abuso dei bambini. Ritenendo che Nick sarebbe potuto sopravvivere convivendo con la sua malattia (disturbo bipolare), Danielle Steel combatte instancabilmente per aumentare la sensibilità verso le malattie mentali. A partire dalla pressione sui legislatori per organizzare una raccolta di fondi annuale a San Francisco, Danielle Steel è diventata la portavoce dei molti che combattono contro queste malattie.
Nel 2003 Danielle Steel aprì una Galleria d'Arte a San Francisco, in cui vive, per esibire i quadri e le sculture di artisti emergenti. Lei conserva anche la residenza francese in cui risiede per parecchi mesi all'anno. Malgrado la sua immagine pubblica e le varie attività, Danielle Steel è conosciuta per la sua timidezza, per le rare interviste concesse e per le poche apparizioni in pubblico. Di religione Cristiana Scientista, ha origini tedesche, ebraiche e portoghesi.
Importanti successi
Secondo una statistica risalente al 2005, le copie vendute avevano raggiunto, fino ad allora, la cifra record di 530 milioni, rimanendo per 390 settimane consecutive nella New York Times Best-Seller List.