Il nome scientifico del genere, Cymbirhynchus, deriva dall'unione delle parole grecheκύμβος (kumbos/kymbos), "coppa", e ρύγχος (rygcos/rynchos), "becco": il nome scientifico della specie, invece, deriva anch'esso dall'unione delle parole greche μακρόν (makron), "grande", e della sopracitata ρύγχος. Il nome scientifico del beccolargo rossonero, quindi, significa "becco a coppa dal becco grande", parzialmente riflesso nel nome comune di questo uccello, che si riferisce anche alla sua livrea.
Descrizione
Dimensioni
Misura in genere fra i 20 e i 25 centimetri di lunghezza, compresa la coda, per un peso compreso fra i 50 e i 75 grammi[3].
Aspetto
Si tratta di uccelli vagamente simili a tucanetti, dall'aspetto robusto, con una coda piuttosto lunga ed un forte becco leggermente ricurvo all'ingiù.
La livrea è nera con riflessi metallici violacei su tutto il corpo, mentre la parte inferiore del petto, il ventre, i fianchi, il codione, la gola e la zona periauricolare sono di color rosso vinaccia: le copritrici secondarie delle ali e le penne inferiori della coda sono bianche e di forma lanceolata. Il becco è giallo con sfumature azzurre più evidenti nella parte superiore e prossimale, gli occhi sono verde-azzurri, le zampe sono grigio-nerastre.
Biologia
Questi animali tendono a vivere in coppie o in piccoli gruppi, muovendosi fra la folta vegetazione arborea alla ricerca di cibo e tenendosi in contatto mediante richiami vocali.
Alimentazione
La dieta del beccolargo rossonero è costituita in massima parte d'insetti e altri piccoli invertebrati: essa può essere inoltre integrata da questi uccelli con frutta e bacche, mentre è raro che essi mangino semi o granaglie.
Riproduzione
La stagione riproduttiva coincide con l'inizio della stagione secca. Il nido è piriforme e pendente e viene costruito su rami di alberi nei pressi di corsi d'acqua: al suo interno la femmina depone 2-3 uova, che provvede a covare da sola o a volte con la collaborazione del maschio[3]. Mancano però dati sulla durata della cova e delle cure parentali.
Le sottospecie differiscono fra loro principalmente in base a fattori morfologici, come la taglia, l'estensione e l'intensità della colorazione del piumaggio e del becco.
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Eurylaimidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.