Cyclopoma
Il ciclopoma (gen. Cyclopoma) è un pesce osseo estinto, appartenente ai perciformi. Visse nell'Eocene inferiore - medio (circa 55 - 50 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Nordamerica. DescrizioneQuesto animale doveva essere molto simile agli attuali persici africani del genere Lates, e come questi possedeva un corpo piuttosto allungato, che poteva raggiungere i 20-30 centimetri di lunghezza. La testa aveva un profilo quasi tondeggiante, e le orbite erano quasi circolari. La pinna dorsale era divisa in due parti: quella posteriore aveva un profilo arrotondato posteriormente, come anche la pinna anale e quella caudale. Le fauci erano armate di piccoli denti conici aguzzi, disposti su premascellare e dentale. Le squame erano dentellate (ctenoidi), mentre il preopercolo era di grandi dimensioni e fornito di spine nella parte inferiore. ClassificazioneIl genere Cyclopoma venne descritto per la prima volta da Louis Agassiz nella sua monumentale opera Recherches sur les poissons fossiles nel 1833. I fossili migliori provengono dal ben noto giacimento di Monte Bolca (Veneto, Italia), dove sono state ritrovate le specie Cyclopoma gigas e C. spinosum. Altri fossili sono stati scoperti in Virginia (Weems, 1999), e sono stati classificati come C. folmeri. Altri fossili ascritti al genere Cyclopoma sono stati ritrovati in Francia e nell'Appennino campano. Cyclopoma fa parte dei percoidei, ed è probabilmente vicino alle famiglie dei centropomidi, dei latidi e dei serranidi, pesci predatori attualmente ben rappresentati e abitanti delle zone costiere. I generi più strettamente imparentati sono Eolates, Lates e Dules. PaleoecologiaCome i generi di serranidi attuali, anche Cyclopoma era in grado di muoversi tra ambienti di diversa salinità (eurialinità), ed era quindi un pesce diffuso lungo le coste marine, lagune costiere, estuari. Bibliografia
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