La curva di Beveridge prende il nome in onore dell'economista e sociologo William Beveridge, essa è nota anche come curva-UV(U=disoccupazione, V=posti vacanti), ed è una rappresentazione grafica del rapporto tra la disoccupazione e il tasso dei posti di lavoro vacanti, dove i posti vacanti sono sull'asse verticale e la disoccupazione in orizzontale.
Essa è una rappresentazione grafica di una forma iperbolica e digrada verso il basso quando vi è un più alto tasso di disoccupazione con un basso tasso di posti vacanti. Una posizione sulla curva può indicare lo stato attuale di un'economia nel corrispondente ciclo economico.
La curva di Beveridge è utile per delineare diversi tipi di disoccupazione:[3]
Se si muove verso nordest nel corso del tempo, determina un aumento sia dei posti vacanti sia dei disoccupati, delineando una disoccupazione frizionale.
Se aumentano i posti vacanti c'è un eccesso di domanda, se crescono i disoccupati c'è un eccesso di offerta. Aumenti di questo tipo delineano una disoccupazione strutturale.
Se il punto di interesse cambia curva, allora si è in una fase di disoccupazione ciclica.
^ A. J. Brown, UV-analysis, in G. D. N. Worswick (a cura di), The Concept and Measurement of Involuntary Unemployment, London, George Allen & Unwin, 1976, ISBN0-04-331065-6.