Crassula vaillantii
Crassula vaillantii ((Willd.) Roth., 1827) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. Si tratta di una delle tre specie di Crassula endemiche nel territorio italiano[1], ma in natura occupa un vasto areale, che include il Bacino del Mediterraneo, il Sudafrica e parte dell'Asia Centrale.[2][3] L'epiteto specifico è stato scelto in onore di Sébastien Vaillant(1669-1722), botanico francese membro dell'Académie des Sciences, e precursore di Linneo nella moderna classificazione botanica.[1] DescrizioneÈ una pianta erbacea annuale, rara e a portamento eretto, che cresce ad altitudini al di sotto dei 500 metri sul livello del mare. Può raggiungere i 15 centimetri d'altezza ed è una pianta terofita.[4][5] Le foglie succulente sono di colore verde-rossastro, lunghe 2-4 millimetri e larghe circa la metà, con la faccia superiore piatta e quella inferiore convessa. Ha delle infiorescenze di colore rosso-rosa che si sviluppano nel periodo compreso tra febbraio e maggio. Il frutto è un folliceto (polifollicolo) formato da follicoli subtrigoni, contratti nello stilo e divergenti all'apice. Ciascuno follicolo contiene circa 8-12 semi di forma oblungo-cilindrica, ottusi, con lievi strie (striature) longitudinali di colore giallastro.[1] Come le altre specie appartenenti al suo genere, la C. vaillantii si riproduce per talea o per seme. Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
|