Cotylorhiza tuberculata
La Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata (Macri, 1778) è una scifomedusa della famiglia Cepheidae[1], comune nel mar Mediterraneo. DescrizioneÈ una delle meduse più comuni del mar Mediterraneo. Questa specie, che raggiunge i 30 cm di diametro, presenta un caratteristico ombrello a forma di disco bianco, con una gobba rotonda e gialla al centro. Il margine è tipicamente frastagliato, di colore giallo o talvolta verdastro per la presenza di zooxantelle. La specie, come tutte quelle appartenenti alla classe delle Rhizostomeae, è ricca di braccia orali che si dipartono dai quattro lobi della bocca, delle quali molte sono sottili e terminano con un bottoncino di colore blu o viola, ma è priva di tentacoli. Distribuzione e habitatÈ una specie pelagica, endemica del mar Mediterraneo, molto comune, in particolare nel mare Adriatico da maggio a ottobre. SviluppoIl suo sviluppo è abbastanza simile a quello delle altre meduse; esso si divide in quattro fasi: larva (planula), polipo sessile giovane (scyphistoma), polipo sottosviluppato intermedio (ephyra), medusa adulta.[2] La planula (larva) usa le sue piccole ciglia per muoversi nell'acqua e stabilirsi su un duro sedimento sul quale evolversi in polipo. Lo scyphistoma acquisisce i suoi simbionti di alghe fotosintetiche durante la sua fase preliminare di sviluppo, sebbene il meccanismo non sia ancora chiaro. Questi microorganismi vivono principalmente nella mesoglea e nel rivestimento del sistema cardiovascolare del cnidario, rafforzando la produzione di ossigeno durante tutto il ciclo vitale della medusa. I polipi attuano una riproduzione asessuata per generare altri polipi, tra i quali alcuni si trasformeranno in ephyrae (sottosviluppati intermedi). La medusa giovane impiega 8-10 settimane per raggiungere un diametro di almeno 3 cm, che incrementerà di 3-4 cm ogni settimana fino al raggiungimento della dimensione adulta, che prevede un diametro di 35 cm circa. La riproduzione tra meduse adulte avviene tipicamente tra agosto e ottobre. La C. tubercolata femmina viene fecondata internamente dallo sperma proveniente dalle appendici dell'esemplare maschio e, dopo un periodo di gestazione, rilascia un gran numero di planulae (larve) nell'acqua.[3] BiologiaA dispetto delle sue grandi dimensioni, questa specie non è urticante. Solo i soggetti più sensibili possono incorrere in piccoli pizzichi a contatto con le braccia. Tipica la presenza, in prossimità delle stesse, di piccoli avannotti delle specie Trachurus trachurus, Seriola dumerili, Caranx ronchus, Sarpa salpa e Boops boops. Galleria d'immagini
Note
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