Inizia a studiare musica sotto la guida del padre, poi con Antonio Rusca a Busseto e, infine, al Conservatorio di Musica di Milano, dove completò la sua istruzione musicale.[1]
Durante gli studi a Busseto venne eseguita la sua prima Messa, per la festa di S. Cecilia, il 24 Novembre 1862.
Viene descritto come un giovane di natura ribelle ed eccessivamente orgoglioso, famosa la sua scommessa di scrivere in 6 mesi un'opera sul libretto del Barbiere di Siviglia di Rossini, al quale scrisse una lettera nel 1868 in cui si scusava per la presunzione e gli dedicava l'opera.
Il Barbiere di Siviglia di Dall'Argine andò in scena due giorni prima della morte di Rossini. I bravissimi cantanti e l'orchestra diretta da Angelo Mariani ottennero il favore del pubblico, che richiese anche dei bis, ma la critica fu unanime a umiliare il compositore. L'opera non fu più rappresentata, ma fu edita la riduzione per canto e pianoforte.
La carriera da direttore d'orchestra lo portò a lavorare in molte città italiane (Imola, Ancona, Reggio Emilia, Lugo, Macerata, Mantova, dove si dice che avesse diretto a memoria L'africana) e all'estero (in America e in Spagna). Durante un viaggio in Spagna si ammalò e, a letto, compose le musiche del ballo Dzohara, che gli era stato commissionato dal coreografo Garbagnati.
I critici musicali dell'epoca ne scrissero con ammirazione, apprezzandone il vivace talento musicale e la gaiezza e spontaneità delle musiche.
Morì a 35 anni, lasciando la moglie e i due bambini in povertà. Fu aperta una sottoscrizione: Verdi offrì 200 lire, Italo Campanini 100, l'editore Ricordi 25.
La grotta d'Adelberga, cor. di A. Pallerini (Teatro di S. Carlo,1871)
Shakespeare ovvero il sogno d'una notte d'estate, in collaborazione con P. Giorza, cor. di G. Casati (Teatro Regio, 1871-72)
La sirena, cor. di I. Monplaisir (Teatro alla Scala, 1872)
La fata Vezella, cor. di Francesco Razzani (Macerata, 1872)
L'Almea, cor. di I. Monplaisir (Teatro di S. Carlo, 1872)
Alfa e Omega, in collaborazione con G. Tofano, A. Baur, R. Marenco, Giovanni Bottesini, G. Giaquinto, coreografia di I. Monplaisir (Teatro di S. Carlo, 1872)
Azzurrina, cor. di R. Rossi (Treviso, Teatro Comunale, 1873)