Fratello di Jan e Lambert de Visscher, fu allievo di Pieter Soutman[1] dal 1647 al 1648[2]. Operò inizialmente a Haarlem[1], dove collaborò attivamente con Soutman[2][3] realizzando negli anni 1649-1650 parecchie incisioni sotto la supervisione di quest'ultimo[3]. A partire dal 1650 de Visscher operò indipendentemente[3] e nel 1653 entrò a far parte della locale Corporazione di San Luca[1][3]. Fu in seguito attivo ad Amsterdam[1] dal 1655[2], fino al 1658, anno della sua morte[1].
Si dedicò principalmente alla realizzazione di ritratti e rappresentò soggetti di genere, religiosi, in particolare devozionali[1] e storici ed eseguì paesaggi[2] e studi di animali[3]. Tra le sue opere ricordiamo il ritratto di Lieven Willemsz van Coppenol (1658)[2] e Ritratto di una donna, disegno eseguito su vello (1658)[4]. Realizzò inoltre incisioni su lastre di rame[2]. Nonostante la morte precoce, fu uno dei più importanti e produttivi incisori dell'epoca[3], riproducendo opere di suoi connazionali e di maestri della scuola veneta[5]. Realizzò anche 101 ritratti, rappresentò 133 soggetti spirituali, 143 storici, 179 scene di vita popolare ordinaria, a partire da suoi disegni[6].
Furono suoi allievi Cornelis van Dalen I e Jan Aelbertsz Riethoorn[1][2].
(EN) "Cornelis (de) Visscher (II)", su University of Amsterdam - Amsterdam Centre for the Study of the Golden Age, 2020. URL consultato il 6 marzo 2020.