Imparò l'incisione da suo padre e seguendo l'esempio del suo fratello maggiore, Theodoor, si recò a Roma, dove risiedette per diversi anni acquisendo una correttezza di disegno e una libertà di esecuziione che gli consentirono di soprpassare in bravura sia suo padre che suo fratello. Dopo aver inciso diverse lastre a Roma, tornò ad Anversa, dove rilevò una stamperia e ed incise molte tavole da suoi lavori e da quelli dei suoi colleghi contemporanei. Divenne un maestro di Anversa, nella Corporazione di San Luca, nel 1610. Uno dei suoi allievi fu Giovanni Florimi da Siena oltre che suo figlio Cornelis Galle il Giovane.
Prima della sua visita in Italia, aveva inciso alcune lastre nello stile asciutto e rigido del padre, di cui le più conosciute sono:
La Sacra Famiglia di ritorno dall'Egitto, con un coro di angeli; da Giovanni Battista Paggi
Venere accarezza Cupido; da Giovanni Battista Paggi
San Pietro battezza Santa Prisca; da Giovanni Battista Paggi
La Vergine e il Bambino, al quale San Bernardo offre un libro; da Francesco Vanni
La crocifissione, con la Vergine, San Francesco e Santa Teresa; da Francesco Vanni
Venere legata a un albero e Minerva che castiga Cupido; da Agostino Carracci
Procne davanti a Tereo con la testa del figlio Iti ; da Agostino Carracci
Seneca al bagno; da Agostino Carracci
La Vergine accarezza il Bambino Gesù; da Raffaello
La sepoltura di Cristo; da Raffaello
La Vergine Maria, sotto un arco, ornata di fiori dagli angeli; da Rubens
Giuditta taglia la testa ad Oloferne; da Rubens
I quattro padri della Chiesa; da Rubens
Una donna nuda che macina i colori; da Rubens
Autunno e inverno; due paesaggi; da Rubens
Un banchetto con musicisti; senza il nome del pittore
Bibliografia
Bryan, Michael (1886). "GALLE, Cornelis the Elder". In Graves, Robert Edmund. Bryan's Dictionary of Painters and Engravers (A–K). I (3rd ed.). London: George Bell & Sons.