Il confine inizia ad ovest alla triplice frontiera con la Giordania a 33°22′28.92″N 38°47′36.96″E33°22′28.92″N, 38°47′36.96″E, con la sezione iniziale che è una continuazione della lunga linea retta che forma la sezione orientale del confine tra la Giordania e la Siria. Il confine si sposta quindi in prossimità del fiume Eufrate e del valico di confine di Al-Qa'im, procedendo verso nord attraverso una serie di brevi linee rette, e poi verso nord-est fino al fiume Tigri. Il Tigri forma quindi una breve sezione di 3-4 miglia del confine fino al triplice confine turco alla confluenza con il fiume Khabur a 37°06′21.6″N 42°21′25.92″E37°06′21.6″N, 42°21′25.92″E.
Nel periodo 1920-23 Francia e Gran Bretagna firmarono una serie di accordi, noti collettivamente come accordo Paulet-Newcombe, che crearono i moderni confini Giordania-Siria e Iraq-Siria, come emendamento a quella che era stata designata la zona A nel accordo Sykes-Picot.[2] Nel 1932 fu finalizzato in seguito a una revisione della commissione della Società delle Nazioni.[3]
Dall'inizio della guerra in Iraq del 2003, la regione di confine divenne instabile, esacerbata dal 2011 dalla guerra civile siriana in corso.[4] La maggior parte della regione di confine su entrambi i lati ha fatto parte per alcuni anni dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL), sebbene la sua parte più settentrionale rimase sotto il controllo curdo, formando il confine tra Rojava e Kurdistan iracheno.[5] Da allora lo Stato Islamico ha perso il controllo del confine, che è adesso controllato dal Rojava (dal governo regionale del Kurdistan) e dal governo siriano (dalla parte siriana) e dal governo iracheno (dalla parte irachena).
Valichi di frontiera
Ci sono tre valichi di frontiera ufficiali tra Siria e Iraq,[6] e un valico improvvisato:
Il valico di frontiera di Rabia, sulla strada Al-Shaddadah - Mosul, è il valico ufficiale più a nord.
Il valico di frontiera di Al-Qa'im tra Abu Kamal in Siria e Al Qa'im in Iraq. Il valico è stato riaperto il 30 settembre 2019, dopo otto anni di chiusura a causa della guerra civile siriana e della guerra civile irachena.[7] Dalla riapertura del valico di frontiera, la milizia sostenuta dall'Iran Kata'ib Hezbollah, un gruppo sotto le Forze di Mobilitazione Popolare, ha svolto un importante ruolo militare e di sicurezza sul lato iracheno del confine.[8][9]
Il valico di frontiera di Al Waleed, noto in Siria come al-Tanf, si trova nel distretto di Ar-Rutba del governatorato di Al Anbar, vicino al punto più occidentale dell'Iraq e al punto più nord-orientale della Giordania, nella regione desertica di Badia. Serve come il principale checkpoint di confine sull'autostrada tra Damasco e Baghdad. Il checkpoint di al-Tanf si trova sul lato siriano del confine, nella provincia di Homs. Ci sono campi profughi palestinesi su entrambi i lati: il campo di Al-Waleed dal lato iracheno e il campo di Al Tanf dal lato siriano. Il valico è stato presa dall'ISIL nel maggio 2015 e riacquisito nel marzo 2016.[10]
Il valico frontaliero Semalka è un ponte di barche sul Tigri istituito dal governo regionale del Kurdistan durante la guerra civile siriana circa 1 km (0,62 mi) sulla valle del triplice confine iracheno-siriano-turco, appena a nord di Faysh Khabur in Iraq.[11][12]
Note
^Copia archiviata. URL consultato il 17 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2017).
^abCopia archiviata (PDF). URL consultato il 17 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2021).