Comair (Sudafrica)

Comair
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StatoSudafrica (bandiera) Sudafrica
ISINZAE000029823
Fondazione17 dicembre 1943 (come Commercial Air Services)
Fondata da
  • A.L. Zoubert
  • J.M.S. Martin
  • Leon Zimmerman
Chiusura9 giugno 2022 (liquidazione)
Sede principaleKempton Park
Controllatekulula.com
Persone chiave
  • Wrenelle Stander (CEO)
  • Avsharn Bachoo (CIO)
SettoreTrasporto
ProdottiTrasporto passeggeri
Sito webwww.comair.co.za
Compagnia aerea a basso costo
Codice IATAMN
Codice ICAOCAW
Indicativo di chiamataCOMAIR
Primo volo15 giugno 1946
Ultimo volo31 maggio 2022
HubJohannesburg
Frequent flyerExecutive Club/Avios (quando opera per British Airways)
AlleanzaOneworld (membro affiliato quando opera per British Airways)
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

Comair Limited era una compagnia aerea sudafricana che operava servizi di linea su rotte nazionali come affiliata di British Airways (e membro affiliato dell'alleanza Oneworld). Operava anche come vettore a basso costo con il proprio marchio kulula.com. La sua base principale era l'aeroporto Internazionale O.R. Tambo, Johannesburg, e aveva come focus Città del Capo e Durban. La sua sede era vicino all'OR Tambo nella zona di Bonaero Park di Kempton Park, Ekurhuleni, Gauteng.[1]

La società aveva avviato una procedura volontaria di salvataggio il 5 maggio 2020, a causa dell'impatto della pandemia di coronavirus.[2] Le operazioni sono state sospese il 31 maggio 2022.[3] Il 9 giugno 2022 è stato annunciato che non vi erano ragionevoli prospettive di salvataggio e che la società sarebbe stata posta in liquidazione.[4]

Storia

L'idea per la compagnia aerea nacque dalla discussione di due piloti della seconda guerra mondiale, J.M.S. Martin e A.L. Zoubert. Insieme a Leon Zimmerman, costituirono Commercial Air Services nel 1943 al loro ritorno in Sudafrica.[5] La compagnia iniziò le operazioni charter il 15 giugno 1946 utilizzando un Fairchild F-24 Argus. I servizi di linea tra Johannesburg e Durban iniziarono il 1º luglio 1948, operati da un Cessna 195.[6]

Nel 1978, Donald Novick negoziò un'acquisizione da parte della direzione delle attività aeronautiche di Comair.[7] Ne seguì una lunga battaglia legale tra Novick e il Pickard Group. Il 5 giugno 1978, il giudice George Colman pubblicò un documento di 291 pagine a favore di Novick. In tal modo, Colman stabilì 12 precedenti nel diritto societario sudafricano; il contenzioso è ora considerato un caso storico.[8][9]

Quando Novick entrò in Comair nel 1961, l'azienda aveva circa 50 dipendenti e operava con due Douglas DC-3. Sotto la sua direzione, la compagnia ampliò la propria flotta aggiungendo aerei a reazione dopo la deregolamentazione delle rotte aeree sudafricane nel 1991.

Novick ha aperto la strada a un forte rapporto con British Airways plc e una partnership attraverso un accordo di franchising. British Airways ha successivamente acquisito una partecipazione in Comair.

Nel 2001 è stata fondata kulula.com dai co-fondatori Gidon Novick ed Erik Venter, come prima compagnia aerea a basso costo sudafricana. Come parte di un investimento di 3,5 miliardi di RRL per l'aggiornamento della flotta, Comair ha ordinato a otto Boeing 737-800 nel 2013.[10][11]

Nel marzo 2014, Comair ha annunciato un ordine da 9 miliardi di sterline per otto Boeing 737 MAX 8.[12]

Il governo dei territori britannici d'oltremare di Sant'Elena e il Dipartimento per lo sviluppo internazionale (DFID) del Regno Unito hanno annunciato nel marzo 2015 di aver raggiunto un accordo con Comair per la fornitura di servizi aerei settimanali da Johannesburg, iniziati poi nel 2016.[13]

Nel dicembre 2019, Wrenelle Stander è stata nominata Group CEO di Comair.[14]

Identità aziendale

Proprietà e controllate

Comair Limited era una società per azioni quotata alla Borsa di Johannesburg (JSE: COM) che operava servizi aerei di linea e charter sia con il suo marchio a basso costo, kulula.com, sia con il marchio British Airways, come parte di un contratto di licenza con British Airways PLC.[15]

Il gruppo aveva anche una serie di attività sussidiarie, tra cui:

  • Comair Catering Proprietary Limited, operante con il marchio Food Directions, che forniva servizi di ristorazione e vendita al dettaglio a bordo per i voli del gruppo, e prodotti alimentari e sanitari ai rivenditori sudafricani.[15]
  • SLOW Lounges, presso l'aeroporto O. R. Tambo, l'aeroporto Internazionale di Città del Capo e l'aeroporto Internazionale Re Shaka.[15]

Comair aveva anche una partecipazione del 56% in The Highly Nutritious Food Company Proprietary Limited, operante come Eatrite, che distribuisce i suoi prodotti ai rivenditori in Sudafrica.[15]

Quartier generale

Il quartier generale del Gruppo si trovava a 1 Marignane Drive, Bonaero Park, Kempton Park.[15]

Destinazioni

Comair offriva voli da e per le seguenti destinazioni, operando con il marchio British Airways: Mauritius, Namibia, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe.[16]

Accordi di code-share

Comair aveva accordi di code-share con[17][18]:

Flotta

Un Boeing 737-400 nella livrea di British Airways.
Un Boeing 737-800 nella livrea di British Airways.

Al momento della chiusura, la flotta di Comair era composta da tre Boeing 737-400 e nove Boeing 737-800.[19]

Inoltre, durante la sua storia, Comair ha operato con i seguenti aeromobili[19]:

Incidenti

  • Il 12 ottobre 1982, un Douglas C-47, marche ZS-EJK, precipitò su una montagna nella fitta nebbia. Non ci furono vittime.[20]
  • Il 1º marzo 1988, il volo Comair 206, operato da un Embraer EMB 110 di marche ZS-LGP, si schiantò in una zona industriale di Germiston, in Sudafrica. Tutti i 17 a bordo rimasero uccisi. L'aereo operava un volo che partiva dall'aeroporto Phalaborwa (PHW) all'aeroporto Internazionale di Johannesburg (JNB). Vari testimoni riferirono di aver sentito una violenta esplosione e di aver visto l'aereo spezzarsi in due. Il cockpit venne trovato a più di 250 metri dalla fusoliera. Un minatore con problemi coniugali e finanziari, che aveva recentemente stipulato una grossa polizza assicurativa sulla vita, era salito sull'aereo. Si pensò che potesse aver fatto esplodere un ordigno esplosivo.[21]
  • Il 26 ottobre 2015, un Boeing 737-500, marche ZS-OAA e operante per conto della British Airways, subì il collasso del carrello di atterraggio sinistro durante l'atterraggio, dopo un avvicinamento instabile e una flare ad altitudine troppo elevata. L'aereo venne in seguito ritirato dal servizio a causa dei danni sostanziali riportati.[22]

Note

  1. ^ (EN) Comair - Contact Us - Comair Limited – Contact Details - Comair, su comair.co.za. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2021).
  2. ^ (EN) COMAIR LIMITED (IN BUSINESS RESCUE) (PDF), su comair.co.za. URL consultato il 10 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2021).
  3. ^ (EN) Comair suspends flights pending receipt of funding, su comair.co.za, 31 maggio 2022. URL consultato il 10 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2022).
  4. ^ (EN) Staff Writer, Comair goes under – with no prospect of rescue, su businesstech.co.za. URL consultato il 10 giugno 2022.
  5. ^ (EN) Digital Books, Down Memory Lane, su saamuseum.co.za. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  6. ^ (EN) Van Dyke e Capt Donald L., Fortune Favours the Bold: An African Aviation Odyssey, Xlibris, 2008, p. 102, ISBN 978-1-4363-9314-0.
  7. ^ (EN) J. T. Pretorius, Hahlo's South African Company Law Through the Cases: A Source Book : a Collection of Cases on Company Law, with Explanatory Notes and Comments, Juta, 1999, ISBN 978-0-7021-5142-2. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  8. ^ (EN) Dave Novick, Comair Ltd: Profile and Biography, su Bloomberg.com. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  9. ^ (EN) Mystery buyer for Comair, su Fin24. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  10. ^ (EN) Comair - British Airways (operated by Comair) celebrates first of its new fleet, su comair.co.za. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2022).
  11. ^ (EN) Comair orders 737-800, su archive.vn, 22 aprile 2013. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2013).
  12. ^ (EN) Does Comair have eyes on Africa expansion?, su News24. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  13. ^ (EN) ST HELENA AIR SERVICES TO BE PROVIDED BY COMAIR (PDF), su sainthelena.gov.sh.
  14. ^ (EN) Comair ditches joint-CEO model, su BusinessLIVE. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  15. ^ a b c d e (EN) 2019 annual report (PDF), su comair.co.za. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2020).
  16. ^ (EN) Comair - Route Network - Comair Limited - Route Network - Comair, su comair.co.za. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2020).
  17. ^ (EN) Comair of South Africa Gains After Sealing Etihad Codeshare, in Bloomberg.com, 3 ottobre 2016. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  18. ^ Redazione MD80.it, ACCORDO DI CODESHARE TRA QATAR AIRWAYS E COMAIR, su MD80.it. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  19. ^ a b (EN) Comair Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  20. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas C-47A-75-DL (DC-3) ZS-EJK Graskop, su aviation-safety.net. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  21. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Embraer EMB-110P1 Bandeirante ZS-LGP Germiston, c. 13 km SW of Johannesburg International Airport (JNB', su aviation-safety.net. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  22. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 737-4L7 ZS-OAA Johannesburg-O.R. Tambo International Airport (JNB), su aviation-safety.net. URL consultato il 17 febbraio 2021.

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