Collegio elettorale di Alessandria II
Il collegio elettorale di Alessandria II è stato un collegio elettorale uninominale del Regno di Sardegna per l'elezione della Camera dei deputati[1]. Fu creato nel 1848 come Alessandria II e comprendeva parte della città. «La città d'Alessandria sarà divisa in due collegi, l'Amministrazione civica è incaricata di determinare col concorso dell'Intendente generale la circoscrizione dei due collegi elettorali della città o suo mandamento in ragione approssimativa della popolazione.»[2] Fu modificato nel 1859 e comprendeva Alessandria (extra muros). «La città d'Alessandria ed il suo territorio saranno divisi in due Collegi; il Consiglio comunale di concerto col Governatore determinerà la circoscrizione di ciascuno di essi.»Legge 3778 Il territorio, dopo la nascita del Regno d'Italia, fu unito al collegio di Alessandria I per formare il collegio elettorale di Alessandria[1]. CronologiaNel collegio si svolsero votazioni per sette legislature. Dati elettoraliI legislaturaLe votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dal decreto n. 680 del 17 marzo 1848, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 92). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 93) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 94).
II legislaturaLe votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
III legislaturaLe votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
IV legislaturaLe votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Il deputato Novelli optò per il collegio di Felizzano il 2 gennaio 1850[1]. Il collegio fu riconvocato.
V legislaturaLe votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
VI legislaturaLe votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno dopo la modifica dei collegi della Sardegna nel 1856; venne applicata la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Il deputato Moia optò per il collegio di Cicagna il 19 gennaio 1858[1]. Il collegio fu riconvocato.
VII legislaturaLe votazioni si svolsero in 387 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 20 novembre 1859, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).
NoteBibliografia
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