Club Run
Club Run (in italiano traducibile come "Corsa del Club", dove The Club era il nome in gergo del gruppo di navi militari di base a Gibilterra) era il nome informale dato alle operazioni di trasporto di aerei da caccia da Gibilterra a Malta, durante l'assedio di Malta nella Seconda Guerra Mondiale. PremessaMalta era a metà strada tra le basi navali inglesi di Gibilterra ed Alessandria d'Egitto ed aveva l'unico porto controllato dagli inglesi nella zona del Mediterraneo centrale; era attrezzata con banchine, officine di riparazione, riserve e depositi, che erano stati costruiti lì fin dalla cessione dell'isola alla Gran Bretagna, nel 1814. Malta era quindi diventata un'importante stazione di transito, sosta e rifornimento per gli aerei militari, oltre che una base per la ricognizione aerea nel Mediterraneo centrale[1]. L'isola era anche una base avanzata da cui era possibile attaccare i convogli di rifornimento organizzati dall’Italia verso le truppe dell’Asse in Nordafrica. Una misura dell'importanza strategica di Malta si può vedere nella decisione della Gran Bretagna di rischierare su Malta alcuni degli aerei da combattimento destinati alla difesa del suo stesso territorio metropolitano[2]. Le potenze dell'Asse, Italia e Germania, fecero continui tentativi, dal 1940 al 1942, per obbligare le autorità militari britanniche sull'isola ad arrendersi, o quantomeno per neutralizzare la sua efficacia come base militare. L'assedio terminò solo con l'Operazione Torch (sbarco angloamericano nel Marocco francese e nell'Algeria di Vichy dell'8-16 novembre 1942), che consentì l'apertura di un secondo fronte alleato in Nordafrica. Gli eserciti dell'Asse, presi anche alle spalle, dovettero dapprima togliere l'assedio a Malta, e poi furono travolti in breve tempo (la loro resa in Nordafrica è del 13 maggio 1943) grazie anche all'inesauribile apporto logistico americano. Impellenti necessità strategicheLa difesa aerea di Malta era essenziale per resistere all’assedio, e vi era quindi una costante richiesta di rinforzi e di sostituzioni dei velivoli danneggiati o perduti. Erano richiesti sia caccia (dapprima Hawker Hurricane e successivamente Supermarine Spitfire) che aerosiluranti (Fairey Swordfish, Fairey Albacore e Fairey Fulmar), ma nessuno di questi velivoli aveva un raggio d'azione tale da permettegli di volare a Malta direttamente dalla base britannica di Gibilterra. Venne quindi adottata una soluzione d'emergenza: le portaerei, dopo aver caricato a bordo a Gibilterra gli aerei destinati a Malta, avrebbero navigato nel Mediterraneo occidentale, sotto scorta, fino ad entrare nel raggio d'azione utile perché i caccia potessero volare fino a Malta. A quel punto gli aerei dovevano decollare dal ponte di volo, mettersi in formazione dietro un aereo guida (solitamente un idrovolante Short Sunderland) ed effettuare un lungo e pericoloso volo di trasferimento, per andare ad atterrare in un aeroporto maltese. Le missioni Club RunNasce la prima Club Run: Operazione HurryAllo scoppio della guerra, l'opinione dei capi di stato maggiore britannici era che Malta, così lontana dalle altre basi inglesi e, contemporaneamente, troppo vicina all'ostile Regno d'Italia, fosse indifendibile; questa opinione era supportata anche da una revisione successiva, che sentenziò: «non c'è nulla che si possa fare per aumentare le possibilità di resistenza di Malta». Ma il Primo Ministro Winston Churchill non era d'accordo: già nel luglio del 1940 egli insistette che si facessero arrivare là degli Hurricane «al più presto». Ciò portò alla prima missione Club Run, l'operazione Hurry, portata a termine nell'Agosto del 1940 utilizzando come "traghetto" la vecchia portaerei HMS Argus[3]. Struttura ed organizzazione delle Club RunLe missioni di trasporto furono assegnate alla Forza H con base a Gibilterra (informalmente nota come The Club, "il circolo"), composta dall'incrociatore da battaglia HMS Renown, la portaerei HMS Ark Royal, l'incrociatore leggero HMS Sheffield ed il gruppo di cacciatorpediniere di scorta di classe E e F della 8th Flotilla (ottava flottiglia). Le sue operazioni nel Mediterraneo erano quindi state chiamate Club Runs ("corse del club"): questo gruppo di unità era infatti considerato un club esclusivo, essendo costituito dalle navi da guerra più efficienti della Royal Navy. Le forze aeree dell'Asse svilupparono tattiche per contrastare le Club Run, attaccando gli aerei mentre erano in transito, praticamente indifesi perché alleggeriti da quasi tutte le dotazioni belliche, e sorprendendoli a terra prima che potessero essere armati e riforniti. Quaranta degli Spitfire consegnati dalla statunitense USS Wasp (Operazione Calendar) furono distrutti a terra, ma già nella seguente missione (Operazione Bowery) la Luftwaffe e la Regia Aeronautica furono beffate ed i caccia britannici riuscirono nel loro obiettivo di portarsi in volo, pronti ad affrontare i loro avversari[4]. A loro volta, le portaerei divennero obiettivi primari, e furono quindi necessarie operazioni più protette e complesse per garantirne il successo. Nonostante ciò, la portaerei britannica HMS Ark Royal fu affondata e quindi la portaerei americana USS Wasp fu presa in prestito per utilizzarla in vari Club Run ad aprile e maggio 1942. Le perdite di aerei inglesi su Malta furono tali che i rimpiazzi tramite missioni Club Run si trasformarono in un costante "nastro trasportatore" di aerei dapprima trasportati dalla Gran Bretagna a Gibilterra, dove venivano trasferiti sulle portaerei per volare a Malta, mentre già altri erano partiti dai porti metropolitani inglesi. Un aumento della capacità di trasferimento delle missioni Club Run fu ottenuta trasportando gli aerei fino a Gibilterra smontati all’interno di casse, per poi riassemblarli là, o addirittura a bordo delle portaerei. In questo modo, un solo viaggio dalla Gran Bretagna a Gibilterra riusciva a consegnare abbastanza aerei per effettuare due missioni di avvicinamento e volo verso Malta. Gravi errori tecnici e loro soluzioneDall'inizio del 1942, furono necessari gli Spitfire per riuscire a contrastare i più moderni caccia italiani e tedeschi che oramai ponevano in difficoltà gli Hurricane, robusti ma obsoleti. In diverse occasioni ci furono guasti ai serbatoi di carburante esterni che erano necessari per fornire l’eccezionale autonomia richiesta. Di conseguenza, due Club Run furono interrotte e dovettero essere ripetute dopo aver apportato delle modifiche d’urgenza a Gibilterra: l'Operazione Calendar consegnò aerei inadeguatamente preparati che divennero preda di bombardamenti a Malta, e 64 Spitfire dell'Operazione Bowery richiesero adattamenti ai serbatoi di carburante esterni, eseguiti a bordo della USS Wasp. L'incapacità di correggere un guasto su più missioni di consegna, per uno scopo critico ed in circostanze pericolose non fu spiegata, ma venne descritta come "imbarazzante"[5]. A partire dall'ottobre del 1942 gli Spitfire Mk VC, adattati con ulteriori serbatoi sia interni che esterni e la maggior parte degli armamenti rimossi, furono in grado di effettuare un volo di diverse ore per 1.100 miglia (circa 1.800 km) direttamente da Gibilterra a Malta, dove quei primi adattamenti sperimentali erano stati stabilmente adottati diventando lo standard; a questo modo si resero finalmente superflue le rischiose missioni Club Run[6]. Commemorazione dei membri di The ClubPer ricordare i membri che hanno fatto parte di The Club fu prodotta per essi una esclusiva cravatta regimental commemorativa, riproducente un campo color grigio mediterraneo, disseminato di lamponi[senza fonte]. Elenco delle missioni Club Run
NoteBibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni |