Cistus laurifolius
Il cisto maggiore (Cistus laurifolius L., 1753) è una pianta della famiglia delle Cistaceae, diffusa nei paesi europei del Mediterraneo occidentale, Marocco e Asia minore[1]. EtimologiaIl nome Cistus deriva dal greco cistê che significa capsula e si riferisce al frutto, mentre l'epiteto specifico laurifolius si riferisce alla somiglianza tra le foglie di questa pianta e quelle del lauro. Mentre il nome comune cisto maggiore deriva dalla maggiore dimensione dei fiori di questa pianta rispetto a quelli degli altri congeneri presenti in Italia. DescrizioneSi tratta di un arbusto alto 1–2 m, lignificato e molto ramificato. Le sue foglie vanno da una lunghezza di 2/3 cm sino a 6 cm, hanno una forma lanceolata- ovale e sono lisce e lucide sulla pagina superiore, con un colore verde intenso, mentre sono bianche o grigiastre sulla pagina inferiore, per la presenza di pubescenza chiara. Ogni foglia ha 3-5 nervature. Il picciolo è breve. I fiori di diametro da 5 a 7/8 cm di larghezza, i petali sono bianchi di 2–3 cm per 1,5-2,8 cm, più grandi che nelle altre specie italiane di Cistus. I sepali sono tre. Gli stami sono molto numerosi e di colore giallo intenso che risalta sul bianco dei petali.I fiori sono riuniti in cime, 4-8 per cima. La fioritura è da Maggio a Luglio. Il frutto è una capsula deiscente, composta da 5 valve, di forma ovata e ricoperta da fine peluria. Distribuzione e habitatIl cisto maggiore è diffuso soprattutto nella zona occidentale del Mediterraneo, in Portogallo, Spagna, Marocco, Andorra, Francia anche in Corsica, Italia, Grecia e Turchia[2] In Italia è presente solo in Toscana[3] e precisamente sul Monte Giovi nei pressi della frazione di Santa Brigida nel comune di Pontassieve. Questa pianta è iscritta tra le specie a rischio di estinzione in Italia. Abita i boschi mediterranei e la macchia. Questa specie di Cistus ha la particolarità che sopravvive meglio delle altre in zone fredde. TassonomiaDel Cisto maggiore vengono riconosciute due sottospecie:[1]
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