Cisitalia 360
La Cisitalia 360, chiamata anche Porsche 360 Cisitalia o Cisitalia-Porsche 360 Grand Prix[1], è un'automobile da competizione, prodotta dalla casa automobilistica italiana Cisitalia su progetto di Ferdinand Porsche nel 1949. La vettura, che doveva partecipare alle gare di Formula Gran Prix e della neonata Formula 1, non vide mai l'asfalto della pista a causa dei problemi finanziari in cui versava all'epoca la Cisitalia rimanendo allo stadio prototipale.[2] StoriaL'auto fu commissionata da Piero Dusio già nel 1946, quando pagò una grossa somma di denaro per la scarcerazione di Ferdinand Porsche dal carcere francese in cui era detenuto.[3] Ottenuta la libertà grazie a quel denaro, Porsche completò la vettura dopo solo 16 mesi. TecnicaCome base di partenza per la costruzione della vettura, venne usata una Auto-Union dotata di un motore 12 cilindri boxer sovralimentato da 2482,56 cm3 con alesaggio per corsa rispettivamente di 53 x 56 mm, che erogava 327 CV (244 kW) a 9000 giri/min. La versione definitiva della 360 definitiva fu costruita in Italia in un unico esemplare dal personale Cisitalia con l'aiuto dell'ex dipendente Porsche Robert Eberan von Eberhorst; la vettura era dotata di un motore 12 cilindri boxer sovralimentato mediante compressore montato in posizione centrale da 1492,58 cm3 (56 x 50,5 mm) che erogava una potenza di circa 300 CV (224 kW) a 8500 giri/min e raggiungeva una velocità massima di circa 300 km/h. Test al banco successivi mostrarono una potenza di circa 385 CV (287 kW) a 10500 giri/min. Il telaio era un tubolare a traliccio in alluminio. Meccanicamente presentava un innovativo sistema di trazione integrale con abbinato ad un cambio montato posteriormente di tipo sequenziale a 5 marce, che inviava la potenza attraverso un albero di trasmissione a un differenziale anteriore, che all'occorrenza poteva essere disinserito. Le sospensioni erano indipendente su tutte le ruote.[4] L'auto presentava varie caratteristiche maturate durante l'esperienza di Porsche con le monoposto dell'Auto Union Grand Prix prebelliche, specialmente nel layout meccanico e nel design aerodinamico della carrozzeria, tant'è che la Cisitalia 360 fu anche definitiva una sorta "Auto Union Typ E", seguendo e raccogliendo la denominazione delle Auto Union degli anni '30. Note
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