Cirrhilabrus solorensis
Cirrhilabrus solorensis Bleeker, 1853 è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Labridae[2] diffuso nell'oceano Pacifico occidentale. Prende il nome dall'isola di Solor (locus typicus[3]) e fa parte di un gruppo di specie di Cirrhilabrus parzialmente simpatriche le cui relazioni tassonomiche sono poco note e irrisolte[4]. DescrizioneIl corpo è allungato e leggermente compresso ai lati; la lunghezza massima registrata è di 11 cm[5]. Gli occhi sono sempre rossi e la pinna caudale ha il margine arrotondato. La colorazione, molto variabile anche a causa di probabili ibridazioni con altre specie di Cirrhilabrus come Cirrhilabrus aurantidorsalis[5] e Cirrhilabrus cyanopleura[6], è prevalentemente blu negli esemplari maschili, con delle fasce più scure sul dorso, sull'opercolo e alla base della pinna pettorale[6]. Queste aree più scure presentano fluorescenza rossa, caratteristica che i maschi utilizzano per riconoscersi tra di loro[7]. La testa è di un giallo acceso, la nuca è arancione. Le femmine tendono invece al violaceo o al rossastro, e presentano pinne pelviche meno allungate[7]; a differenza dei maschi, il loro ventre è azzurro invece che bianco[4]. BiologiaComportamentoVive in gruppi formati da un solo maschio e diverse femmine[6]; i maschi sono territoriali[8]. RiproduzioneÈ ermafrodita proteroginico[7], oviparo, e non ci sono cure nei confronti delle uova. Distribuzione e habitatVive fino a 35 m di profondità nelle barriere coralline dell'Indonesia e dell'Isola di Natale[1], spesso su fondali ricchi di detrito[5]. ConservazioneCirrhilabrus solorensis è stato classificato come "dati insufficienti" (DD) dalla lista rossa IUCN nel 2010 a causa delle poche informazioni note sulle sue popolazioni naturali; una delle maggiori minacce conosciute è la pesca per l'acquariofilia, in alcune aree anche praticata con il cianuro[1]. Note
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