È considerato il leader emblematico dell'Unione Democratica di Centro (UDC), il partito di destra maggioritario in Svizzera, ed è stata la sua guida a spingere l'UDC in direzione sempre più borghese scostandosi dalla tradizionale definizione di "partito agrario". Questo ha portato in diverse occasioni a screzi con alcune sezioni cantonali del partito (in particolare con le sezioni bernesi e grigionesi) che si riconoscevano maggiormente nell'indirizzo agrario del movimento.
Sotto la sua guida l'UDC ha ottenuto, nelle elezioni federali elvetiche del 2007, il migliore risultato mai conseguito da un partito dal 1919 (29% dei votanti) consolidando ulteriormente la posizione di primo partito svizzero.
La non-rielezione di Blocher ha rappresentato un fatto più unico che raro nel panorama politico svizzero. La formula magica e il principio della concordanza tra i partiti di governo, infatti, rendono solitamente scontata la rielezione dei consiglieri federali uscenti.
Nel 1983 Blocher ha acquistato la quota maggioritaria della EMS-Chemie Holding; un'industria chimica attiva a Domat/Ems, nei Grigioni, di cui è diventato delegato del consiglio d'amministrazione sino alla sua elezione a Consigliere Federale (momento in cui ha ceduto la propria partecipazione ai suoi quattro figli).