Chobin, il principe stellare
Chobin, il principe stellare (星の子チョビン?, Hoshi no ko Chobin) è una serie televisiva anime del 1974 prodotta in 26 episodi dallo studio Studio Zero e trasmessa in Giappone dal network TBS. Creata dal mangaka Shōtarō Ishinomori, la serie riesce a raccontare una avventurosa storia fantascientifica con canoni più simili a quelli della fiaba, un inusuale, ma riuscito connubio che ne decretò il successo anche presso fasce di pubblico (genitori, bambine e ragazze) normalmente non attratte dalla fantascienza animata nipponica. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta nel 1982 da Italia 1, mentre il manga originale è stato pubblicato da Kappa Edizioni nel 2011. TramaChobin è una buffa creatura (in realtà una vera e propria "larva" della sua specie, che allo stadio adulto assumerà la forma di un bellissimo umanoide dotato di ali trasparenti e lineamenti elfici) che precipita sulla terra dopo la conquista del proprio pianeta natale da parte delle forze tiranniche di Brunga, figura demoniaca paludata in un manto oscuro e dotata di ali da pipistrello. Aiutato da un anziano eremita e da sua nipote (oltre che dagli animali della foresta con cui riesce a comunicare in qualche modo, grazie al talismano denominato "goccia di stella") il piccolo "principe stellare" eviterà dapprima le insidie e i sicari inviatigli contro dal perfido Brunga e quindi muoverà al contrattacco riuscendo a sconfiggerlo e a liberare sua madre, caduta sua prigioniera. CuriositàPur essendo qualcosa di puramente fantastico, si può dire che ogni elemento del cartone animato risponda ad un filo logico da rendere il tutto quasi credibile e scientificamente probabile, senza incongruenze. Per esempio, gli animali parlanti non sono la classica eccessiva umanizzazione delle bestie, ma il tutto è spiegato dal fatto che il protagonista possiede il talismano che funge da traduttore simultaneo, inoltre il fatto che Chobin non si lesionasse quando cadeva dall'alto era dovuto al fatto che era completamente elastico; la sua specie poi non era invincibile come si poteva pensare, visto che gli andavano "sempre tutte bene", prova ne sia che nel penultimo episodio un suo simile è stato sacrificato al posto suo, a dimostrazione oltretutto che non era possibile allearsi nemmeno con il nemico. La diversità tra Chobin e sua madre era spiegata dal fatto che lui era una larva della sua specie destinata alla metamorfosi. L'orso Kumandon aveva come principale obiettivo quello di saziarsi di altri esseri viventi, compreso il protagonista, ma tra i due nascerà un'amicizia quando il principe dimostrerà nobili sentimenti di amicizia e aiuto (destinato a diventare reciproco) verso l'animale. Esso inoltre si dimostrava un leader alquanto prepotente nei confronti degli altri animali del gruppo, che minacciava spesso di mangiarli, ma questi sapranno come essergli amici ed inoltre l'orso avrebbe potuto saziare il suo appetito con le creature inviate dal nemico Brunga, risolvendo i problemi a favore di tutti i personaggi positivi, ma si scoprirà impossibilitato a farlo, essendo questi fatti di materiale meccanico non commestibile. Andato in onda anche su Telepace. Episodi
Edizione italianaLa sigla italiana (scritta da Franco Migliacci e Mauro Goldsand) è incisa da Il mago, la fata e la zucca bacata su dischi RCA. Negli anni in cui questo cartone animato era trasmesso sulle reti Fininvest, la videosigla presentava un patchwork di sequenze prese dalle varie puntate, ma a partire dal 2000, con la ritrasmissione del cartone su alcune TV locali, sono state scelte delle sequenze più appropriate alle parole della canzone. Doppiaggio
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