Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo (Acireale)
La chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo con l'ex convento dei religiosi dell'Ordine carmelitano costituiscono un polo monumentale ubicato lungo Corso Vittorio Emanuele e via Galatea, a ridosso del centro storico di Acireale. Appartenente alla diocesi di Acireale, vicariato di Acireale sotto il patrocinio di Santa Venera, parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo.[1] StoriaEpoca aragoneseIl primo nucleo conventuale sorse nel 1502 presso la chiesetta di San Francesco, sulla direttrice per Catania. Località che raccorda le realtà di Aquilia Vetere con la nascente Aquilia Nuova della Aci Aquilia. Epoca spagnolaIl tempio primitivo - denominato anche chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo di Aquilia Vetere - fu edificato prima del 1554, la data è stata desunta col ritrovamento di targa con l'iscrizione sepolcrale di Petra Castagna, nipote del Papa Urbano VII, morta il 1º settembre 1554 ed ivi sepolta. Durante il pontificato di Clemente VIII con bolla del 25 luglio 1599 fu ordinata la soppressione dei conventi che raggruppavano meno di 12 religiosi. Lionardo Vigo, storico acese, documenta che le strutture dell'istituzione furono murate già nel 1585. Pertanto il cenobio del Carmine fu chiuso e poi ripristinato nel 1621, quando i carmelitani della sede di Catania intrapresero, per mandato del pontefice Gregorio XV, la riforma dell'Ordine. Il terremoto dell'11 gennaio 1693 determinò il crollo parziale delle strutture. L'evento fu seguito dalla fase di ricostruzione che implicò l'ingrandimento del tempio. Epoca contemporaneaIl terremoto del 20 febbraio 1818 causò danni. Il 2 settembre del 1928 venne elevata a dignità di chiesa parrocchiale dal vescovo diocesano Evasio Colli. DescrizioneEsterniFacciata barocca completata definitivamente nel 1786, delimitata da paraste convesse per tutto lo sviluppo in altezza, ornata da colonne e ripartita su tre ordini sovrapposti di dimensioni decrescenti:
Controfacciata con pronao e cantoria, nella parete del lunettone è inserito l'organo. Nel sottocoro:
InterniImpianto a navata unica. Pareti laterali scandite da lesene con tre arcate per lato destinate ad altari, alternate da nicchie o piccoli vani. Tutte le superficii presentano un apparato decorativo in stucco geometrico con modanature, i capitelli riportano il motivo a foglie d'acanto, le cornici abbellite con putti e cartigli nastriformi. Le finestre lato monte riportano delle vetrate istoriate, le figure principali sono rispettivamente San Sebastiano e Santa Venera, patroni e protettori del grande centro etneo. Parete destra
Parete sinistra
PresbiterioAmbiente delimitato da balaustra. Nicchia centrale ornata da coppie di colonne tortili con sviluppo elicoidale alternato, sormontata da timpano ad arco spezzato, con cimase ruotate esternamente recanti angeli osannanti, stele intermedia arricchita da raggiera e angioletti scolpiti in legno, delimitata da vasotti e stemma apicale. Sul cornicione, disposti su lesene, fanno mostra altrettanti vasi ornamentali, volute raccordano il grande oculo - finestra centrale. La custodia lignea indorata contiene la statua settecentesca della Madonna del Carmelo. CriptaAmbiente destinato alla sepoltura di benefattori, religiosi. È documentato l'esistenza di un cimitero compreso nel sacro recinto. ConventoIl convento edificato verosimilmente nel 1502 detiene il primato di antichità tra le case religiose di Acireale. Le fabbriche - gran parte in stato fatiscente - insistono a levante, addossate alla parete sinistra del tempio. Chiostro e cortile con pianta quadrata. Dopo l'incameramento dei beni in seguito all'emanazione delle leggi eversive le strutture furono adibite a caserma, distretto militare, infine a sede di scuole elementari CongregazioniCongregazione del Terzo Ordine Carmelitano Galleria d'immaginiNoteAltri progetti
Collegamenti esterni
|