Chiesa di Santa Maria (Calderara di Reno)
La chiesa di Santa Maria è la parrocchiale di Calderara di Reno, in città metropolitana ed arcidiocesi di Bologna[1]; fa parte del vicariato di Persiceto-Castelfranco[2]. StoriaLa primitiva chiesa di Calderara di Reno, retta da alcuni monaci benedettini, esisteva già nell'VIII secolo ed era pertinenza dell'abbazia di Nonantola[1]. Come attestato da un documento contenuto nell'archivio della pieve di Borgo Panigale, la chiesa ed il convento vennero riedificati nel XIII secolo da tale Barufaldino Geremei e da sua nipote Bulnisia[1]; inoltre, sempre in quel secolo nel convento si insediarono dei frati francescani[3]. In un documento datato 24 settembre 1692 si legge che la chiesa calderarese era filiale della pieve di Santa Maria Assunta a Borgo Panigale[4]; nel 1798, con la soppressione dell'ordine dei Padri Conventuali, la chiesa passò al Regio Demanio, per poi essere venduta a tale Agostino Carpi[3] e demolita nel 1806[1][4]. Nel 1920 papa Benedetto XV cominciò ad interessarsi alla chiesa di Calderara e si augurò che diventasse autonoma rispetto alla matrice di Borgo Panigale[1]; tale desiderio venne realizzato nel 1922, allorché la chiesa fu eretta a parrocchiale dall'arcivescovo di Bologna Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano, il quale nel 1941 le conferì pure il titolo di arcipretale[1]. Il 15 aprile 1945 un bombardamento distrusse praticamente del tutto la chiesa, mentre, come testimoniato dall'allora parroco don Francesco Negrini, il campanile fu danneggiato ma non distrutto e l'archivio parrocchiale salvato integralmente[1]. Il 20 settembre 1950 incominciò la riedificazione della parrocchiale, mentre la prima pietra fu ufficialmente posta il 14 ottobre dello stesso anno[1]. Il nuovo edificio, disegnato da Francesco Mazzanti e realizzato dalla ditta di Leone Pancagnella, venne portato a compimento nel 1953[1]; aperta al culto il 5 aprile dei quell'anno, la chiesa fu benedetta il giorno successivo[1]. La struttura venne ristrutturata nel 1980 e nel 2001 pure il campanile fu oggetto di un intervento di restauro[1]. DescrizioneLa facciata è in laterizio non intonacato e presenta un cornicione marmoreo sovrastante il portale e caratterizzato da tre archetti pensili[1]. L'opera di maggior pregio conservata all'interno della chiesa è una pala raffigurante la Beata Vergine Maria col Bambino, risalente al XVIII secolo[3]. Note
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