Chiesa di San Savino (Valsamoggia)
La chiesa di San Savino è la parrocchiale di Crespellano, già comune autonomo ed oggi frazione di Valsamoggia, in città metropolitana ed arcidiocesi di Bologna[1]; fa parte del vicariato delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia[2]. StoriaProbabilmente a Cresepllano esisteva già una chiesetta nell'anno 752, allorché il borgo fu menzionato per la prima volta[3]. Da un documento del 1155 s'apprende che la primitiva chiesa del paese, oggi dismessa, era filiale della pieve di Monteveglio[1][3]. Siccome il vecchio oratorio si era rivelato insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli, la parrocchia venne trasferita in data imprecisata presso la chiesa nella rocca, più comoda per la popolazione[3]; tale cambiamento era già in essere nel 1570, come si evince da un atto conservato nell'archivio arcivescovile di Bologna[4]. Nell'estate del 1643, durante una delle varie lotte tra bolognesi e modenesi, la chiesa venne saccheggiata e spoliata[3]. L'attuale parrocchiale è frutto del rifacimento condotto su impulso dell'allora parroco don Marco Angelo Vivarelli a partire dal 1756 che comportò l'allungamento della navata di tredici metri e l'innalzamento della nuova facciata[1][4]. Essendo crollato il vecchio campanile, nel 1817 venne eretto quello nuovo, progettato da Gaetano Scandellari[4], e in quel periodo la cappella maggiore fu oggetto di un rimaneggiamento su disegno di Angelo Venturoli[1]. Nel 1910 la chiesa venne dotata di una riproduzione della Grotta di Lourdes e nel 1924 fu inaugurata dall'arcivescovo Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano la nuova cappella del Sacro Cuore[4]. DescrizioneLa facciata, scandita da paraste, presenta il portale d'ingresso, sopra il quale s'apre una finestra di forma rettangolare[1]. L'interno, abbellito da affreschi, è ad un'unica navata suddivisa da lesene ioniche sorreggenti la trabeazione in cinque campate, presso la seconda e la quarta delle quali s'aprono le cappelle laterali e la volta a botte è caratterizzata da un unghioni[1]; l'aula termina con il presbiterio, rialzato di due gradini e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1]. Note
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