Chiesa di San Nicomede
La chiesa di San Nicomede è un luogo di culto cattolico dalle forme romaniche e neoromaniche situato all'interno della Corte di Giarola nell'omonima località dipendente dalla frazione collecchiese di Pontescodogna, di cui costituisce la sede parrocchiale,[1] in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Collecchio. StoriaIl luogo di culto, posto lungo un ramo della via Francigena,[2] fu costruito originariamente entro il XII secolo all'interno della Corte di Giarola,[3] appartenente dal 1034 al monastero di San Paolo di Parma.[4] La prima testimonianza della sua esistenza risale al 1187, quando il papa Gregorio VIII emanò una bolla confermando alla badessa i diritti sulla corte e sulla chiesa romanica interna dedicata a san Nicomede; l'edificio fu menzionato anche in un documento[5] del 1230, quale cappella dipendente dalla pieve di San Prospero di Collecchio.[3] Nel 1760 la chiesa fu modificata in stile neoclassico.[6] Durante la seconda guerra mondiale, il 17 aprile del 1945 la chiesa fu profondamente danneggiata dai bombardamenti degli aerei alleati, che risparmiarono soltanto alcune porzioni delle murature esterne.[6] Nel dopoguerra furono subito avviati i lavori di ricostruzione del luogo di culto e dell'adiacente campanile nelle originarie forme romaniche; il tempio fu riaperto al culto nel 1950.[7] Nel 2014 fu completamente ricostruito il tetto della chiesa.[7] DescrizioneLa chiesa, preceduta da uno stretto sagrato, si sviluppa su un impianto a navata unica, con facciata a ovest e presbiterio absidato a est. La simmetrica facciata a capanna, interamente rivestita in laterizio, è caratterizzata dalla semplicità delle linee; al centro è collocato il portale d'ingresso principale ad arco a tutto sesto in pietra; in sommità si apre nel mezzo una piccola bifora ad arco a tutto sesto, con colonnina centrale.[7] Il lato nord, affacciato sulla corte, è decorato superiormente da una fascia ad archetti pensili in cotto, in parte risalenti all'edificio romanico originario;[6] nel mezzo è collocato il portale d'ingresso laterale sormontato da una lunetta in pietra, mentre più in alto si aprono tre piccole monofore ad arco a tutto sesto.[7] Sul fianco opposto, accanto al presbiterio si innalza il campanile neoromanico,[1] con cella campanaria affacciata sui quattro lati attraverso aperture ad arco a tutto sesto. All'interno la navata intonacata, coperta da soffitto a capanna in travetti lignei retti da arcate a sesto ribassato, è scandita lateralmente da paraste; il piccolo presbiterio absidato, preceduto da un arco a tutto sesto, è coperto da una volta a vela; vi si trovano alcune opere di pregio, tra cui i dipinti raffiguranti l'Annunciazione, realizzato agli inizi del XVII secolo forse da Francesco Lucchi, e la Sacra Famiglia coi Santi Gioacchino e Anna, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, oltre a un paliotto settecentesco in cuoio dipinto.[2] Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
|