Secondo gli archivi ecclesiastici, un piccolo edificio di culto dedicato a San Marcellino insisteva in quest'area sin dal quarto secolo, per poi essere riedificato in chiesa dai lombardi nel corso del sesto secolo.[1]
La chiesa fu data fu data in gestione ai monaci di San Siro nel 1019 e poi, dopo un periodo di declino, riqualificata nel 1472.[1]
La moderna chiesa fu ricostruita fra il 1934 e il al 1936 su progetto di Luigi Daneri,[1] in un'area differente dall'edificio originario,[1] e con un'architettura in stile marcatamente razionalista.
L'edificio, a pianta circolare, sorge all’interno di uno dei tornanti di via Bologna, in un’area collinare.
L'ingresso, posto sul lato occidentale, è accessibile attraverso un piazzale posto alla quota superiore del tornante, ed è evidenziato da un pronao monumentale a tutta altezza.
L'interno, segnato da forti giochi di luce, ha carattere spoglio e severo; elemento focale è un grande crocifisso ligneo sospeso sopra l’altar maggiore.
Il campanile, in posizione isolata antistante alla chiesa, possiede gli stessi caratteri architettonici.