Chiesa di San Bartolomeo (Rettorgole di Caldogno)
La chiesa di San Bartolomeo è la chiesa parrocchiale di Rettorgole, frazione di Caldogno in provincia di Vicenza. StoriaLa prima chiesa costruita sul luogo dovrebbe risalire all'XI secolo e probabilmente era costruita in direzione nord-sud. Dopo essere stata spogliata dei beni e parzialmente demolita[1] ad opera di un certo Francesco Milano recuperando i mattoni per costruirsi la sua dimora[2] venne abbattuta per lasciare posto ad una chiesa settecentesca di cui sono stati ereditati i due altari laterali[3][4]. Nel 1748 la chiesa possedeva solo un altare intitolato a San Bartolomeo e, in una teca di argento, le reliquie tratte dalle ossa di San Bartolomeo e di Santa Monica[5] La chiesa venne ricostruita[3] rispetto alle strutture preesistenti negli anni 1888-89 con una struttura neogotica che si ispira alle chiese fiorentine del Trecento e con un aspetto non molto dissimile da quello odierno[6]. Tale rifacimento fu voluto da Giovanni Battista Peruzzi: (LA)
«IOANNI BAPTISTAE PERUTIO SEB. F. - QUOD IMPENSA SUA - HANC AEDEM REAEDIFICANDAM ET AD AMPLIOREM FORMAM - RSTITUENDAM CURAVERIT - OMNI CULTA EXORNAVERIT - SACRA SUPELLECTILE INSTRUXERIT - GRATI ANIMI CAUSA - PAROCHUS ET INCOLAE LOCI - AN. MDCCCLXXXIX - P.P.[7]» (IT)
«a Giovanni Battista Peruzzi figlio di Sebastiano, poiché a spese proprie curò la riedificazione di questa chiesa e la sua restituzione a forma più ampie, la adornò di ogni culto e la fornì di vasi sacri, con animo grato, il parroco e gli abitanti del luogo nell'anno 1889 piamente posero[7]» Nel 1898 come ultima volontà di Clementina Curti la chiesa venne ampliata aggiungendo una quarta arcata alla navata espandendo così la facciata verso nord[3]. (LA)
«CLEMENTINA CURTI IOAN. F. - CAL IANUR. AN. MDCCCXCVIII - SUAVITER DECESSA - AEDEM AMPLIATAM VOLUIT - VIRGINI BENEMERENTI - VICANI CUM PRECIBUS P.P. - AN MCMI[7]» (IT)
«Clementina Curti figlia di Giovanni, soavemente spirata il 1 gennaio 1898, volle ampliata la chiesa. Alla Vergine benemerente i paesani con preghiere piamente posero. Anno 1901[7]» DescrizioneLa chiesa presenta un'unica stanza rettangolare divisa da tre arcate per lato occupate, al centro, dalle porte laterali e, ai lati, da diverse nicchie. La prima nicchia a sinistra è organizzata come battistero e ha ospitato per lungo tempo una tela del martirio di Sant'Eurosia, mentre nella prima a destra è presente un piccolo altare dedicato al Sacro Cuore; nelle altre due nicchie sono presenti due altari Settecenteschi (appartenenti alla chiesa precedente) con la Madonna del Rosario a sinistra e una tela del martirio di San Bartolomeo a destra. Tale pala è di notevole fattura, recentemente restaurata, è datata ottobre 1757 e con Costantino Pasqualotto come probabile autore.[6] L'altare originario è rimasto addossato alla parete di fondo accompagnato da un'immagine della Vergine col Bambino eseguita dal Giacomelli nel 1890[6]. Note
Bibliografia
Altri progetti
|