Antiochia fu, all’epoca romana, la sede del governatore della provincia romana di Siria e la terza città più grande dell'Impero. Fu, fino al VI secolo, uno dei centri principali del cristianesimo. Fu ad Antiochia che il termine Cristiano fu utilizzato, per la prima volta, per designare gli adepti della nuova religione.
La chiesa di Antiochia ebbe, sin dalla sua fondazione, un profondo spirito missionario. Ad essa si deve l'evangelizzazione della Mesopotamia e dell'impero persiano, al quale questa regione fu quasi completamente annessa dall'anno 363.
Da allora in poi, la Siria «occidentale» sarà il campo di battaglia di nuove controversie cristologiche che aumenteranno la divisione religiosa in Oriente. Infatti, il concilio ecumenico di Calcedonia (451) condannò il monofisismo (che riconosceva una sola natura in Gesù Cristo) e proclamò la dottrina ufficiale della Chiesa, vale a dire la presenza di due nature, divina e umana, nella persona di Cristo.
La maggior parte della popolazione siriana rifiutò le decisioni conciliari, probabilmente a causa di differenze dovute più alla terminologia che alla teologia, e si separò dalla Chiesa ufficiale. Tuttavia, questa separazione non fu immediata. Si consumò solo dal concilio di Costantinopoli nel 553, dopo di che il potere imperiale bizantino fece pressioni sui monofisiti ribelli. Fu allora che comparve la figura carismatica del monaco siriaco Giacomo Baradeo, che presentò la bandiera del nazionalismo religioso. Vescovo consacrato in segreto dal Patriarca di Alessandria in esilio, Giacomo fu l'organizzatore della Chiesa monofisita, chiamata anche, in suo onore, «giacobita».
Tuttavia, non tutta la Siria accettò la nuova chiesa. La società urbana, più colta e ellenizzata, si sottomise senza problemi alle decisioni di Calcedonia, e la nuova chiesa venne chiamata «melchita» (da melek «re») vale a dire di parte dell'imperatore bizantino. La conquista musulmana del 636 consacrò questa divisione. I giacobiti, ostili al dominio di Bisanzio, favorirono l'ingresso vittorioso dei musulmani arabi in Siria. Durante il califfatoomayyade, gradirono di essere governati da Damasco e seppero rendersi indispensabili nell'amministrazione[2]. Ma i giacobiti si arabizzarono e molti si convertirono all'Islam.
Il Patriarcato greco di Antiochia non parteggiò per nessuno quando Roma e Costantinopoli si scontrarono tra di loro. Lo scisma, al suo interno, apparve solo nel XVIII secolo.
Note
^Conférence du Père Youssef Akhrass donnée au Centre Sèvres, Paris, le 28 janvier 2005