Chiesa del Santo Nome di Gesù
La chiesa del Santo nome di Gesù (in polacco: Kościół Imienia Jezus), o semplicemente chiesa dei Gesuiti, è una chiesa cattolica di Breslavia, in Polonia. Rappresenta uno dei capolavori dell'architettura barocca nel Paese. Storia e descrizioneI gesuiti arrivarono in città dopo la guerra dei trent'anni e nel 1695 ricevettero in dono il terreno, anticamente occupato dal castello dei Piast, dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo per potervi costruire il loro collegio (oggi divenuto l'Università di Breslavia) e la loro chiesa. Il progetto della chiesa venne affidato all'architetto italiano Teodoro Moretti che s'inspirò alla chiesa del Gesù di Roma[1]; e la costruzione venne diretta da Matthäus Biener, fino alla sua morte nel 1692, poi da Johann Georg Knoll. L'edificio venne consacrato il 30 luglio 1698 e aperto al culto, ma i lavori continuarono. Nel 1700 si realizzò la facciata e fra il 1703 e il 1706 il grande pittore austriaco Johann Michael Rottmayr[1] dipinse le volte con la Glorificazione di Cristo, uno dei suoi capolavori. Fra il 1724 e il 1737 l'arcivescovo di Breslavia Francesco Luigi del Palatinato-Neuburg commissiona all'architetto gesuita Christoph Tausch una decorazione rococò dell'interno. Tausch disegnerà gli stucchi, i pilastri, le cornici e gli ornamenti, poi realizzati da Ignatius Provisore. Nel 1725 dipinge la pala dell'altar maggiore con la Circoncisione di Gesù e nel 1726 ne disegna l'altar maggiore. Nel 1727-28 progetta anche i preziosi arredi dei confessionali, del pulpito, dei candelieri e lampadari. La cappella di San Francesco Saverio venne decorata da Franz Joseph Mangold, già autore dell'Aula Leopoldina dell'università. Johann Albrecht Siegwitz realizza i due imponenti confessionali e le statue dei santi Ignazio di Loyola e Francesco Saverio. L'organo venne realizzato nel 1926 dalla celebre casa Wilhelm Sauer di Francoforte sull'Oder. NoteAltri progetti
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