Chiesa del Santissimo Salvatore (Paternò)
La Chiesa del Santissimo Salvatore è un luogo di culto cattolico sito in Paternò, in provincia di Catania. StoriaL'erezione dell'edificio avvenne intorno alla prima metà del XVII secolo, nella parte bassa di Paternò, più precisamente nell'area orientale.[1] La chiesa fu fondata per opera della Congregazione del Santissimo Salvatore, che nel 1632 ottenne dalla Arcidiocesi di Catania la licenza di poter celebrare una o più messe davanti all'altare in cui è esposto il quadro della Purificazione.[1] Dopo il 1790, grazie alle donazioni fatte dai fedeli, la chiesa fu sottoposta a restaurazione, e completata verso la seconda metà del XIX secolo, ricevette la benedizione.[1][2][3] Nel 1873, vi si insediarono i frati francescani provenienti dal monastero situato sul colle, confiscato dallo Stato con le leggi eversive del 1866.[1] Nel medesimo anno la chiesa fu elevata a Vicaria Curata, e fu retta dai Conventuali francescani fino al 1904.[1][4] La chiesa del Santissimo Salvatore divenne succursale della Chiesa Madre di Paternò a seguito di richiesta fatta il 23 aprile 1875 dal rettore Frate Salvatore Milici al monsignor Giuseppe Benedetto Dusmet, arcivescovo di Catania.[1] Divenuta chiesa autonoma nel 1927, fu elevata a parrocchia nel 1954.[1][4] DescrizioneLa Chiesa del Santissimo Salvatore sorge nella parte nordorientale del centro storico di Paternò, a ridosso della parte moderna, e dà il nome al quartiere in cui è posizionata. Il prospetto della chiesa, a capanna descritta da lesene, di stile neoclassico, è molto semplice e presenta un portale d'ingresso rettangolare con bordi in pietra lavica, ed una finestra che lo sovrasta.[4] L'edificio si compone di un'unica aula ottagonale coperta a volta con presbiterio absidato e vestibolo.[1][4] Gli interni sono arredati e decorati, e l'altare principale che in origine era in legno intarsiato, con le restaurazioni del tempio effettuate nel 1965 con il contributo del commendatore Michelangelo Virgillito, venne ricostruito in marmo.[1][4] Ci sono quattro altari secondari, posizionati due per lato: il primo altare a destra ospita al suo interno la statua lignea di Sant'Antonio di Padova, portata dal vecchio convento francescano sulla collina dopo il crollo del tetto nel 1904; il secondo altare a destra è dedicato alla Madonna delle Grazie; il primo altare a sinistra è dedicato alle Anime del Purgatorio; il secondo altare a sinistra al Santissimo Crocifisso.[1] Il campanile, presente sul lato destro, contiene due campane grandi e due campane piccole, risalenti ai secoli XVIII-XIX.[1] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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