Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Maleo)
La collegiata arcipretale dei Santi Gervasio e Protasio è la parrocchiale di Maleo, in provincia e diocesi di Lodi[1]; fa parte del vicariato di Codogno. StoriaLa prima citazione di una chiesa a Maleo è da ricercare in un documento datato 24 novembre 1028[2]; fu nuovamente menzionata nel 1061[2]. A partire dal XII secolo è attestata la presenza di alcuni canonici presso la chiesa, che era, dunque, una collegiata[2]. Nel 1261 la chiesa risultava avere la dignità di pieve ed estendere la sua giurisdizione sulla chiesetta di San Pietro Apostolo di Pirolo[2]. Nel Quattrocento il capitolo, il cui statuto venne approvato il 27 settembre 1497, era costituito dall'arciprete e da tre canonici e nello stesso secolo la circoscrizione plebanale fu soppressa e trasformata in parrocchia[2]. L'attuale parrocchiale, progettata da Francesco Dattaro, venne costruita tra il 1557 e il 1576[3]. Nella Descriptio del 1619 si legge che il clero a servizio della cura d'anime era composto dal parroco e da 4 canonici, che i fedeli erano 2 200 e che nella chiesa avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana[5]. Con la costituzione del vicariato di Castlenuovo Bocca d'Adda, avvenuta nel corso del XVII secolo, il vicariato malerino perse le parrocchie di Castelnuovo Bocca d’Adda, Meleti, Cornovecchio e Cavacurta[6]. Grazie alla Descriptio del 1690 si conosce che il numero dei canonici era aumentato da 4 a 6, che era stata istituita una nuova confraternita intitolata al Santissimo Rosario e che i fedeli erano circa 3 000, saliti nel 1780 a 3 620[5]. Dall'elenco delle parrocchie della diocesi di Lodi del 1786 s'apprende che i parrocchiani erano 3 596 e che i canonici erano 10[5]; il 6 luglio 1798 il capitolo canonicale venne soppresso[5]. La chiesa fu consacrata il 20 giugno 1856[7][8]. Nel XX secolo il vicariato malerino, di cui facevano parte le parrocchie di Cavacurta, di Maleo e di San Pietro di Pizzighettone, venne soppresso e aggregato a quello di Codogno[4]. DescrizioneFacciataLa facciata della chiesa, che presenta la scritta SANCTIS M.M. GERVASIO ET PROTASIO DICATUM in caratteri di bronzo, è divisa in due ordini da una cornice marcapiano ed è caratterizzata dal finestrone centrale in cui è inserita una vetrata ritraente i Santi Gervasio e Protasio Martiri, da quattro nicchie ospitanti le statue dei Santi Francesco d'Assisi, Giovanna d'Arco, Pietro e Paolo e dal timpano interrotto da una struttura in cui si apre una quinta nicchia in cui è situata la statua barocca raffigurante la Beata Vergine Immacolata[7]. InternoL'interno si presenta a tre navate ed è caratterizzato da un piccolo transetto[7]. La casa parrocchiale conserva il dipinto di Luca Cattapane raffigurante l'Adorazione dei pastori[9], eseguito nel 1600. Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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