Che fine ha fatto Lazlotòz
Che fine ha fatto Lazlotòz è il primo album in studio del cantautore italiano Giorgio Canali, pubblicato nel 1998 dalla Sonica-Virgin. DescrizioneIl titolo fa riferimento a László Tóth, il folle che nel 1972 prese a martellate la Pietà di Michelangelo. Il disco d'esordio di Canali (a cui partecipano i musicisti che in seguito avrebbero fatto parte dei Giorgio Canali & Rossofuoco) contiene 12 tracce ed è costituito da canzoni tipicamente rock decisamente feroci alternate a canzoni caratterizzate da atmosfere dilatate ed ampio spazio lasciato alla poetica. Nel secondo gruppo spicca Nuvole e Bleriot che, partendo dall'"aria piuttosto densa di un bistrot", cita l'impresa del pioniere dell'aviazione Louis Blériot, per spaziare fino a tematiche esistenziali d'ampio respiro. All'estremo opposto si trova 1,2,3,1000 Vietnam, in lingua francese, rabbiosa e violenta: da notare come Canali suoni da anni una chitarra su cui è presente la bandiera del Vietnam, a ricordo di una resistenza armata risultata vincitrice - con mezzi non pacifici - sull'imperialismo occidentale. Tale scelta, del resto, fa perfettamente parte del personaggio: lo stesso Canali, in un diverso testo, canta: "Non ho nessuna pregiudiziale se sono io a decidere a chi sparare". Di tutt'altro tenore Lazlotoz, riferita al nome volutamente storpiato di Tóth; si tratta di una canzone ironica e dissacrante: raffigura Dio in una surreale quotidianità domestica, costretto tra il rumore della Santa Messa in TV e i rimproveri di una moglie isterica. TracceTesti e musiche di Giorgio Canali, eccetto dove indicato.
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