Ceratozamia norstogii

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Ceratozamia norstogii
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereCeratozamia
SpecieC. norstogii
Nomenclatura binomiale
Ceratozamia norstogii
D.W.Stev., 1982

Ceratozamia norstogii D.W.Stev., 1982 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Chiapas (Messico).[2][3]

Descrizione

È una cicade pachicaule con fusto in parte sotterraneo, non ramificato, lungo 15–130 cm.[3][4]

Le foglie, da 5 a 15, arcuate, lunghe 70–135 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono sorrette da un picciolo lungo 10–40 cm, armato di piccole spine; sono composte da 33-65 paia di foglioline lanceolate, lunghe 23–37 cm e larghe 3–10 mm, arcuate,di consistenza coriacea, prive di venatura centrale, inserite su un rachide con asse spiraliforme.

È una specie dioica, che presenta coni maschili conici, giallo-verdastri, lunghi 25–36 cm, peduncolati, con microsporofilli lunghi 11–14 mm, e coni femminili cilindrici, verde-brunastri, lunghi 21–37 cm e larghi 9–13 cm, con macrosporofilli grossolanamente esagonali, lunghi 4–5 cm; sia gli sporofilli maschili che quelli femminili presentano all'apice le caratteristiche protuberanze cornee tipiche del genere Ceratozamia.

I semi sono ovoidali, lunghi 24–29 mm, ricoperti da un tegumento di colore inizialmente bianco-crema, che diviene bruno a maturità.

Il numero cromosomico è 2n = 16.

Distribuzione e habitat

Questa specie è un endemismo della Sierra Madre de Chiapas, negli stati messicani del Chiapas e di Oaxaca. Il suo habitat tipico sono le foreste di querce.[1]

Tassonomia

Assieme a C.alvarezii e C.mirandae forma il Ceratozamia norstogii species complex, un gruppo di specie con caratteristiche simili, diffuse nella Sierra Madre de Chiapas.[5]

Conservazione

La IUCN Red List classifica C. norstogii come specie in pericolo di estinzione (Endangered)[1].

La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[6]

Note

  1. ^ a b c (EN) Vovides, A., Chemnick, J. & Gregory, T. 2010, Ceratozamia norstogii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Stevenson D.W, A new species of Ceratozamia (Zamiaceae) from Chiapas, Mexico (PDF), in Brittonia 1982; 34: 181-184. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2011).
  3. ^ a b (EN) Perez-Farrera MA, Vovides AP & Iglesias C, The cycad Ceratozamia norstogii D.W. Stev.(Zamiaceae) from southern Mexico: new information on distribution, habitat and vegetative morphology (PDF), in Botanical Journal of the Linnean Society 2001; 137: 71-76. URL consultato il 19 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2011).
  4. ^ Whitelock 2002, pp. 70-71.
  5. ^ (EN) Perez-Farrera MA et al., A morphometric analysis of the Ceratozamia norstogii Complex (Zamiaceae), in Cycad classification: concepts and recommendations, CABI, 2004, ISBN 978-0-85199-741-4.
  6. ^ (EN) CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Ceratozamia norstogii, su The Cycad Pages. URL consultato il 10 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2006).
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