Conchiglia con avvolgimento planispirale, da moderatamente involuta[1] a evoluta[2], compressa[3][4]. Ombelico da moderatamente stretto ad ampio, non molto profondo, delimitato da un margine arrotondato ma ripido. La sezione dei giri è sub-trapezoidale. L'ornamentazione è caratterizzata da coste grossolane più o meno rilevate, dritte o debolmente flessuose, proverse in posizione latero-ventrale, che possono portare robusti tubercoli in posizione latero-ventrale che in talune specie si prolungano in spine latero-ventrali (C. spinosus PHILIPPI; C. postspinosus RIEDEL); meno frequentemente sono presenti nodi o tubercoli medio-laterali. Ventre piatto o debolmente arrotondato. L'ornamentazione tende a farsi più pesante negli ultimi giri (forme adulte e gerontiche), ed è comunque più marcata nelle microconche rispetto alle macroconche[5][6]. Sutura[7] ceratitica tipica; selle[8] selle ampie e arrotondate e lobi[9] relativamente più sottili, denticolati; lobo esterno (ventrale) suddiviso da una piccola sella.
Forma di profondità moderata, di piattaforma continentale e mare epicontinentale[11]. Queste forme sono brevidome[12] (la camera d'abitazione occupava circa 180° dell'ultimo giro); inoltre studi sull'assetto idrostatico e idrodinamico della conchiglia degli ammonoidi[13] indicherebbero che l'orientazione dell'apertura era prossima all'orizzontale. Quindi l'apertura dell'iponomo[14] era prossima alla massima distanza orizzontale rispetto al baricentro della massa corpo-conchiglia, e si trovava all'incirca alla stessa altezza: questa configurazione minimizza la possibilità di un movimento "pendolare" di beccheggio della conchiglia sotto le sollecitazioni della propulsione. L'insieme di queste caratteristiche sembra indicare una notevole stabilità e manovrabilità dell'organismo. Si trattava probabilmente di una forma da necto-bentonica (considerando il ventre tendenzialmente piatto) a nectonica, e di un nuotatore non particolarmente veloce (considerata la presenza di nodi e tubercoli molto sviluppati nell'adulto), ma stabile. Le forme meno ornate potrebbero essere state relativamente più mobili.
^Molti generi di ammoniti sono caratterizzati da un netto dimorfismo, generalmente interpretato come di tipo sessuale. Secondo l'ipotesi dominante tra i ricercatori, le macroconche (conchiglie più grandi e con ornamentazione meno sviluppata) corrisponderebbero agli esemplari femminili, mentre le microconche (più piccole, con ornamentazione più sviluppata e apertura dotata di strutture complesse) corrisponderebbero a quelli maschili.
^Si dice linea di sutura o semplicemente sutura la linea definita dall'intersezione dei setti con la parete della conchiglia. Negli Ammonoidea la sutura è generalmente abbastanza complessa e articolata, a differenza che negli altri gruppi di cefalopodi.
^Ondulazioni con la convessità rivolta verso l'apertura della conchiglia.
^Ondulazioni con la convessità rivolta in direzione opposta all'apertura della conchiglia.
^Organo tipico dei cefalopodi che permetteva, contraendosi ed espellendo l'acqua, la propulsione dell'organismo.
Bibliografia
Klug C., Schatz K., Korn D. e Reisdorf G., Morphological fluctuations of ammonoid assemblages from the Muschelkalk (Middle Triassic) of the Germanic Basin—indicators of their ecology, extinctions, and immigrations, in Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 2005; 221: 7– 34.