Centro Sismologico Euro-Mediterraneo
Il Centro Sismologico Euro-Mediterraneo o CSEM-EMSC (dal francese Centre Sismologique Euro-Méditerranéen e dall'inglese European-Mediterranean Seismological Centre) è un'organizzazione non governativa e non a scopo di lucro che riunisce 85 istituti membri provenienti da 55 paesi la cui maggior parte proviene dal bacino del Mediterraneo. Il Centro fu fondato su richiesta della Commissione Sismologica Europea e divenne operativo il 1º gennaio 1975. L'area euro-mediterranea é sede di forti terremoti[1]. Vi è quindi il bisogno di avere un'organizzazione scientifica in grado di determinare, in caso di terremoto, le caratteristiche principali dell'evento sismico in pochissimo tempo (decine di minuti, un'ora) dal suo tempo origine. Il Centro riceve dati sismici da più di 65 agenzie sismologiche nazionali, situate prevalentemente nell'area euro-mediterranea. Il Centro divenne operativo il 1º gennaio del 1975, con sede all'Istituto di fisica del globo di Strasburgo. Nel 1983, il Centro ottenne il suo statuto finale. Nel 1987, il Centro venne incaricato dal Consiglio d'Europa di gestire il Sistema di Allerta Europeo (European Alert System) attraverso l'Open Partial Agreement (OPA) sui Grandi Rischi. Nel 1993, lo statuto e l'organizzazione furono modificati. La sede principale fu trasferita al Laboratorio di rilevamento e di geofisica del Dipartimento Analisi, Sorveglianza e Ambiente della Commissione Francese per l'Energia Atomica (CEA), con sede a Bruyères-le-Châtel (Essonne, Francia). Progetti di RicercaEssendo un'organizzazione internazionale, non governativa e no profit, l'EMSC si occupa anche di ricerca in campo sismologico. Diversi sono i progetti europei (tra cui FP7 e H2020) in cui l'EMSC ha partecipato attivamente: Progetti FP7: Progetti H2020:
Altri progetti:
Obiettivi e attivitàI principali obiettivi scientifici dell'EMSC sono di:
Approcci e MetodiFlashsourcingL'EMSC ha sviluppato un approccio innovativo basato sull'analisi del traffico in internet. In caso di terremoto, i cittadini-testimoni dell'evento sismico si affrettano a controllare sul sito web dell'EMSC le informazioni relative all'evento. Il repentino aumento del traffico web indica dunque che un terremoto potrebbe essersi verificato, ancor prima di ricevere i dati forniti dagli istituti sismologici nazionali. Analizzando poi la provenienza geografica dei visitatori web, in un paio di minuti è possibile localizzare su una mappa l'area in cui il terremoto è stato avvertito. Tale tecnica è chiamata flashsourcing[2]. Sismologia cittadinaI cittadini sono la prima sorgente d'informazione quando si parla di rilevamento sismico precoce. L'EMSC coinvolge la popolazione attraverso questionari e immagini, cercando di recuperare informazioni e testimonianze relative all'evento e al suo impatto[3]. Questo metodo permette di stimare in maniera rapida l'impatto del terremoto grazie alla reattività e alla testimonianza dei cittadini, e promuove, allo stesso tempo, una maggiore percezione del rischio sismico tra la popolazione. Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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