La centrale nucleare di Onagawa ( 女川原子力発電所 ?, Onagawa genshiryoku hatsudensho , (pronunciaⓘ)) è una centrale nucleare giapponese situata presso Onagawa, nei pressi della cittadina di Ishinomaki sul territorio della prefettura di Miyagi.
Dispone di 3 reattori costruiti su un'area di 1.730.000 m2. I lavori di costruzione della prima unità iniziarono l'8 luglio 1980, per concludersi meno di 4 anni più tardi: si tratta di una delle centrali costruite più rapidamente al mondo.
Tutti e tre i reattori furono costruiti da Toshiba.[1]
Unità
|
Tipo
|
Inizio costruzione
|
Prima criticità
|
Prima connessione alla rete
|
Entrata a regime
|
Data di spegnimento permanente
|
Stato
|
Potenza elettrica
|
Note
|
Onagawa – 1
|
BWR
|
8 Luglio 1980
|
18 Ottobre 1983
|
18 Novembre 1983
|
1º Giugno 1984
|
21 Dicembre 2018
|
Spegimento permanente
|
524 MW
|
[2]
|
Onagawa – 2
|
BWR
|
12 Aprile 1991
|
2 Novembre 1994
|
23 Dicembre 1994
|
28 Luglio 1995
|
|
Operativo
|
825 MW
|
[3]
|
Onagawa – 3
|
BWR
|
23 Gennaio 1998
|
26 Aprile 2001
|
30 Maggio 2001
|
30 Gennaio 2002
|
|
Operativo
|
825 MW
|
[4]
|
Eventi
2001
Si verificò un piccolo incendio negli uffici amministrativi, senza ripercussioni sul funzionamento della centrale.[senza fonte]
2005
Il 25 febbraio l'unità 1 fu spenta manualmente per una fuoriuscita di piccole quantità di azoto dal contenimento del reattore.[5]
Ad agosto l'area fu colpita da un terremoto di magnitudo 7,2 Richter: secondo le analisi, i reattori non subirono danni. Quando si verificò il terremoto di Miyagi Offshore il 16 agosto 2005, tutte e tre le unità del NPS di Onagawa si spensero automaticamente in base al segnale di "Strong Seismic Acceleration".[6]
2006
A maggio fu confermata una perdita da una tubatura, nell'unità 2, provocata da detriti. Il 7 giugno alcune difficoltà sul controllo della pressione nell'unità 2 hanno indotto a ispezioni aggiuntive. A luglio il ministero dell'industria giapponese stabilì che le prestazioni dell'unità 2 erano insoddisfacenti. Nello stesso mese il reattore dell'unità 3 fu spento per tornare operativo a novembre.
2011
L'11 marzo un sisma di magnitudo 9,0 con conseguente tsunami, oltre a provocare migliaia di morti e feriti sul territorio nazionale, ha danneggiato la centrale nonostante lo spegnimento dei reattori. Inizialmente si raggiunsero livelli di radioattività pari a 21μSv/h, e per questa ragione fu dichiarato uno stato di emergenza al livello più basso: dopo poche ore l'AIEA annunciò il ritorno ai livelli di normalità. Si verificò anche un incendio nelle turbine[7]. Ad aprile una nuova scossa provocò perdite di acqua radioattiva[8].
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni