Cc'è la luna 'n menzu ô mari
Cc'è la luna 'n menzu ô mari è una canzone siciliana di popolarità mondiale, tradizionalmente eseguita come una vivace tarantella in 6/8. I testi umoristici sono incentrati su uno scambio tra una madre e la figlia, che si interrogano su chi possa essere il miglior potenziale marito per quest'ultima (nelle varie versioni: un macellaio, un pescatore, ecc.). La canzone è composta da un crescendo di allusioni comiche e sessuali: tutti i mestieri citati infatti utilizzano attrezzi che alludono al pene (un coltello, un pesce, ecc.) e la preoccupazione della madre è che siano utilizzati. Fu registrata per la prima volta da Paolo Citorello (a volte citato come Citorella o Citarella) con il Trio Sciascia, nel 1927, con il titolo Luna mezzomare, ma successivamente ne sono state realizzate numerose cover. È spesso eseguito ai ricevimenti nuziali italoamericani ed in altre occasioni festive. OrigineMusica e testi parzialmente correlabili alla canzone apparvero già nel 1835 nel brano di opera comica La danza di Gioachino Rossini e Carlo Pepoli. Nel 1871 circolavano in Italia versioni popolari con testi più osceni, ma fu nel 1927 che per la prima volta il brano fu arrangiato e registrato dalla Brunswick Records di Nuova York in una versione del marinaio siciliano Paolo Citorella, di cui un tribunale americano ne confermò il copyright nel 1928.[1] PopolaritàDalla prima registrazione nel 1927, la canzone ha acquisito notorietà e si è moltiplicata con diversi titoli e testi, sia in inglese sia in diverse varianti dell'italiano. Le registrazioni di successo negli Stati Uniti includono Oh! Ma-Ma! di Rudy Vallée del 1938, che ha raggiunto l'ottavo posto in classifica[2] e Lazy Mary di Lou Monte del 1958, che ha raggiunto la dodicesima posizione.[3] La versione di Monte è stata inizialmente bandita dalle trasmissioni britanniche per insinuazioni indesiderate,[4] ma è stata suonata in quasi tutte le partite casalinghe dei New York Mets (con lo stadio pieno di famiglie) dalla metà degli anni '90, in quanto è risultata vincitrice di un sondaggio tra i fan. Nel 1972 la canzone fu inclusa nella scena di apertura de Il Padrino[5]. Versioni notevoliLa canzone è stata registrata da vari artisti, di seguito si elencano le versioni più rilevanti:
Note
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