Castello di Blackness
Il castello di Blackness (in inglese: Blackness Castle) è un castello fortificato del villaggio scozzese di Blackness, nell'area di consiglio di Falkirk, fatto costruire negli anni quaranta del secolo da Sir George Chrichton ed ampliato tra il 1536 e il 1543.[1][2][3][4][5][6] Il castello, ora di proprietà dello Historic Environment Scotland[4], svolse vari funzioni, tra cui quella di fortezza reale, prigione, accampamento per prigionieri e deposito per le armi ed è stato utilizzato varie volte come set cinematografico.[1][2][3][4][6] StoriaNel 1430, l'ammiraglio George Chrichton, membro della potente famiglia famiglia Chrichton, acquisì la tenuta di Blackness[2] e negli anni quartanta del XV secolo volle costruire una residenze privata nel luogo dove sorgeva un tempo un'antica fortezza[1][2]. Al 1449 risale quindi la prima menzione del castello di Blackness.[2][3] Dopo la morte di George Chrichton, avvenuta nel 1453, la proprietà di Blackness venne ceduta a re Giacomo II di Scozia e il castello di Blackness divenne una fortezza reale, funzione che avrebbe mantenuto per molti anni.[1][2][3] Nel 1536, in un periodo di crescente tensione tra Inglesi e Scozzesi, re Giacomo V di Scozia affidò a James Hamilton di Finnart un progetto di ampliamento del castello.[1][2][4] I lavori di ampliamento, durarono fino al 1543: durante questo periodo, le mure vennero rialzate e aumentate di spessore (che raggiunse i 5,5 metri)[1] e il castello di Blackness divenne una delle più imponenti fortezze scozzesi[2]. Nel 1542 avrebbe dovuto essere trasferita nel castello di Blackness per motivi di sicurezza la neonata regina Maria, che però non giunse mai in loco.[1] In seguito, nel marzo del 1651 il castello di Blackness venne conquistato dalle truppe di Sir Oliver Cromwell nel corso della campagna di Scozia.[1][2][3][4] Dopo questo attacco, il castello cadde in rovina, ma fu restaurato nel 1660 con il reinsediamento di Carlo II.[2] Nel 1668, la torre del castello venne trasformata in prigione.[1] Nel 1707, il castello di Blackness fu indicata tra le quattro fortezze che avrebbero dovuto proteggere il sud della Scozia da possibili attacchi da parte degli eserciti delle Highlands.[1][2] In seguito, a partire dal 1759, il castello di Blackness venne utilizzato come accampamento per ospitare i prigionieri di guerra francesi, funzione alla quale l'edificio venne adibito fino al 1815.[1] In quel periodo, il castello ospitò, nel corso degli anni, circa 45.000 prigionieri.[1] Quindi, tra gli anni settanta del XIX secolo e il 1912 e poi nuovamente nel corso della prima guerra mondiale, il castello di Blackness venne utilizzato come il principale deposito per le munizioni della Scozia.[1][3][4] Il castello di Blackness terminò le sue funzioni militari nel 1918, anno in cui venne aperto al pubblico per le visite turistiche.[1][3] L'edificio fu quindi sottoposto ad un'opera di ristrutturazione tra il 1925 e il 1936, opera che mirava ad eliminare le modifiche effettuate a partire dal 1870 per restituire al castello il suo aspetto di fortezza medievale.[2][3] Nel 2012, il castello di Blackness accolse circa 16.000 visitatori.[4] ArchitetturaIl castello si erge lungo la sponda meridionale del corso del fiume Forth e si affaccia sui docks di Rosyth.[2][3][4][6] Il castello è a forma di nave, struttura che gli ha valso il soprannome di "The Ship that Never Sailed", ovvero "la nave che non è mai salpata"[1][2][6]. La struttura comprende tre torri, ovvero la Torre Centrale, di quattro piani, la Torre meridionale e la Torre Settentrionale (dove si trovano le prigioni).[4] Si dice che il castello possieda una via sotterranea, che condurrebbe alla House of the Binns, antica residenza della famiglia Dalyell.[6] Il castello di Blackness nella cultura di massa
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