La costruzione, in stile barocco, fu iniziata nel 1658 per volere del barone, famoso commerciante soprannominato "re del Sempione", notaio e uomo politico del Vallese, ma fu terminata solo nel 1678, per quanto fosse già per buona parte completata nel 1666. Lo scopo del barone era quello di costruire a Briga una residenza fortificata per ospitare le sue mercanzie che transitavano dal Passo del Sempione (da non dimenticare che a Gondo vi erano le miniere d'oro gestite sempre dallo stesso barone), raggiungibile agevolmente dagli anni '30 proprio grazie a una mulattiera, la Stockalperweg, fatta pure costruire da lui[3].
In notevole degrado sul finire del Ottocento, il castello fu poi acquistato nel 1948 dal comune di Briga che ha creato una fondazione per la sua gestione e salvaguardia. È stato restaurato in più occasioni tra il 1954 e il 1961. È tuttora in ottime condizioni ed è aperto ai visitatori. Vi si trovano gli uffici amministrativi comunali, il tribunale, un teatro, un museo[4], la biblioteca e l'archivio Stockalper.
Aspetti architettonici
L'edificio è a pianta rettangolare, a quattro piani. È dotato di una grande corte interna (ben 1 280 m2, attualmente sfruttati per concerti e spettacoli) circondata da un porticato a tre ordini di arcate con colonne in tufo ispirate all'arte italiana del Rinascimento. In passato il porticato era utilizzato per ospitare le merci. L'insieme è comunque eterogeneo e unisce vari stili: edifici gotici, giardini che ricordano le ville francesi con torri coronate da grosse cupole metalliche a cipolla. E proprio le torri del castello Stockalper, che rappresentano il simbolo della città, sono un omaggio alla leggenda dei Re Magi: il barone Stockalper ha chiamato le tre torri con i loro nomi, dedicando la torre più grande al Re MagoGaspare, di cui lui portava il nome. Inoltre il nome latino del castello perpetua a tutti le origini delle torri: Domus Trium Regum (la Casa dei Tre Re).
Di particolare interesse sono la sala signorile dal soffitto a cassettoni (del XVIII secolo), la cappella, la sala dei cavalieri (contenente una galleria di ritratti) e la sala dei tre Re Magi.
A ovest dell'edificio si stende un ampio giardino a cui si accede dal cortile attraverso un cancello artistico in ferro battuto.