Casa Avezzano
Casa Avezzano è un palazzo di Torino in stile liberty. Progettato da Pietro Betta fu inaugurato nel 1912[1]. StoriaAll'inizio del Novecento Torino divenne una delle città europee in cui l'evoluzione tra l'architettura neogotica e il liberty trovò ampio spazio. In questo contesto l'architetto Pietro Betta, discostandosi da alcuni elementi imprescindibili dell'architettura libertyana, riuscì a coniugare l'imponenza e la linearità del neoclassicismo con la praticità e la sinuosità degli elementi modernisti, progettando il palazzo signorile che assunse la denominazione di "Casa Avezzano", inaugurato nel 1912 tra i quartieri centrali della Crocetta e Borgo San Secondo, in via Giambattista Vico al numero civico 2. Fu uno dei primi edifici torinesi costruiti con una struttura in calcestruzzo armato[2]. Le rotaie poste appena dietro il palazzo venivano utilizzate nella prima metà del Novecento dai vigili del fuoco che così potevano rapidamente spostarsi in tram per raggiungere o avvicinarsi il più possibile ai luoghi colpiti da un incendio[3]. DescrizioneEdificio in stile liberty definito hoffmanniano per via delle decorazioni geometrizzanti tipiche del classicismo e degli aspetti di praticità, sinuosità e luminosità propri del secessionismo che caratterizzarono molti dei progetti artistici novecenteschi dell'architetto austriaco Josef Hoffmann, allievo e collega di Otto Wagner[1][2][3]. La facciata è scandita da una sequenza di grosse colonne corinzie aggettanti sorrette da protomi taurini e collocate lateralmente a una serie di bovindi[4]. Come arrivarciM1 Metropolitana Re Umberto[5]. Note
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