Carlo Pinchia
Carlo Pinchia (Torino, 1802 – Torino, 1875) è stato un magistrato e politico italiano, sindaco di Torino dal 1849 al 1850. BiografiaFu il secondo sindaco di Torino nell'epoca dei sindaci eletti dal popolo, dopo Luigi de Margherita. Durante il suo mandato, il 6 luglio 1849, l'amministrazione di Torino adottò provvisoriamente un "Regolamento per l'amministrazione interna[1] che in realtà rimase in vigore fino al 1863[2]. Nella sua breve amministrazione, si occupò di questioni come «l'educazione dei fanciulli», l'igiene pubblica, il riordinamento della «polizia municipale […] proporzionato all'ampiezza della città», oltre che di emergenze come la minaccia del colera e il ricevimento della salma del re Carlo Alberto[2]. Dopo il decreto Rattazzi del 1859 che riorganizzava l'amministrazione del Regno di Sardegna, fu rieletto consigliere comunale nelle elezioni amministrative del gennaio 1860.[2] La sua città gli ha intitolato una via nel quartiere Mirafiori Nord. NoteBibliografiaAA. VV., Storia di Torino, Vol. 6, La città nel Risorgimento (1798-1864), a cura di Umberto Levra, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2000, pp. 446-448 Voci correlate
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