Attivo nell'epoca che vide il tramonto della teoria del flogisto a favore delle teorie di Lavoisier, Morozzo fu un personaggio discusso, sul quale gli storici diedero giudizi contrastanti: sono discordanti perfino le opinioni sulla sua adesione alle nuove teorie.[1]
All'età di sedici anni entrò nelle scuole di artiglieria, dove fu allievo di Lagrange. Parallelamente alla carriera militare (nel 1800 divenne consigliere nel
Regio Consiglio Supremo di governo) coltivò gli interessi scientifici nei campi più vari, dalle scienze naturali alla fisica e alla chimica. Particolare eco ebbe una relazione presentata nel 1786 all'Accademia delle Scienze sull'esplosione avvenuta presso un fornaio, nella quale analizzava le possibili cause dell'accaduto.[2] Altro lavorio pionieristico fu la memoria presentata su un'analisi svolta da Domenico Morichin sul tessuto di un dente molare fossile ritrovato durante un'escursione.[1]