Nato da padre italiano e madre greca (dell'isola di Samos), ha iniziato l'attività pittorica giovanissimo (diciassette anni), seguendo gli insegnamenti dei due pittori astigiani Emanuele Laustino e Caro Caratti.
Ha frequentato l'accademia Albertina di Torino seguendo le lezioni di Pietro Martina e Mario Calandri.
Dopo aver insegnato storia dell'arte per un breve periodo, si è dedicato totalmente all'attività artistica.
Gli anni settanta sono gli anni delle prime mostre a Torino, Asti e Cuneo (1971), Biarritz (1972) e Parigi (1973).
L'incontro con Giannis Ritsos
In questo periodo trascorse parte della sua esistenza in Grecia, incontrando nel 1971 il poeta greco Giannis Ritsos, confinato a Samos dal regime dittatoriale dei colonnelli. Tra i due nacque una profonda amicizia confluita con la produzione di alcuni vasi denominati "kiuppi" creati secondo le antiche tradizioni ellenistiche ed una serie di pubblicazioni del poeta, illustrate da xilografie dell'artista astigiano.
Questa produzione, è stata presentata nel 1986 a Firenze in occasione della proclamazione del capoluogo toscano a capitale europea della cultura ed alla pinacoteca nazionale di Atene.
Altre collaborazioni
Negli anni seguenti, Carosso proseguì sulla strada intrapresa con Ritsos, illustrando alcune pubblicazioni di poeti europei. Di particolare interesse sono le incisioni che accompagnano i versi di Mario Luzi, Edoardo Sanguinetti, Tito Patikio ed il premio nobel Léopold Sédar Senghor.
La strage di Bologna
Nel 1981 il comune di Asti commissionò a Carosso un'opera commemorativa sulla strage di Bologna del 1980 ove tra le ottantacinque persone che persero la vita vi era anche l'astigiano Mauro Alganon di anni 22.
Carosso ideò un grande dipinto ad acrilico su lastra d'acciaio di 4 metri per 6 che è stato esposto prima nei giardini Alganon (piazza Roma) e quindi nell'atrio della stazione ferroviaria di Asti. A causa dei lavori di ristrutturazione della stazione, l'opera è stata restituita al Comune di Asti che l'ha affidata ad un pittore per il restauro. Dal 2 agosto 2013 il dipinto si trova nell'atrio del palazzo comunale di Piazza Catena (ex Tribunale).
Maestro del Palio
In occasione della corsa del Palio di Asti per l'anno giubilare 2000, il comune di Asti commissionò i due Sendalli, al pittore astigiano.
L'iconografia dei due labari, oltre alla tradizionale immagine di San Secondo raffigura simboli e personaggi che hanno stretti legami tra l'Italia e la Grecia come il beato Comentina, astigiano e per un breve periodo vescovo di Costantinopoli e martirizzato dagli Ottomani o come la raffigurazione dello stemma ellenico affiancato a quello di Asti.
I temi pittorici
Carosso nelle sue opere affiancò il classicismo iconografico della Magna Grecia con i riferimenti della tradizione contadina monferrina ed in particolare con la civiltà della vite e del vino.
Sintesi di questo concetto iconografico è il Bacco che per Carosso rappresentò le varie sfaccettature della vita umana. Questo soggetto gli è valso l'appellativo di artista "Dionisiaco" (F.A. Lepore, dalla presentazione della mostra Enotria ad Hagen). Secondo Carlo Cerrato, la pittura di Carosso è..."ricca di riferimenti mitologici, tonalità calde, sanguigne e solarità altrettanto coinvolgenti che si fondono e confondono, a sorrisi e sguardi di mercanti e guerrieri, viandanti o semidei che vivono di una prorompente capacità di comunicare."
"Firenze capitale europea della cultura", San Miniato, Firenze
1987
Galleria "Antinor", Atene (Grecia)
Palazzo Rosso, Genova
1988
Pinacoteca Nazionale di Atene - Museo Soutzos (con opere in permanenza), Atene (Grecia)
1989
Palazzo Serra-Gerace, Genova
1990
Galleria "Il Platano", Asti
Teatro Due, Parma
Ridotto del Teatro Alfieri, Asti
Sala Umberto, Roma
1991
Enoteca Regionale, Acqui Terme (Alessandria)
"Moncalvo Arte", Moncalvo (Asti)
1992
Galleria "Antinor", Atene (Grecia)
1993
Castello di Costigliole, Costigliole (Asti)
Enoteca Italiana di Siena, Siena
Centro Comunale di Cultura, Valenza (Alessandria)
1994
Galleria "Aminta", Siena
Battistero di San Pietro, Asti
Galleria "Zutart", Torino
1996
Accademia dei Filodrammatici, Teatro Filodrammatici, Milano
"Enotria", Hagen (Germania)
1997
Galleria "Ersis", Atene (Grecia)
1998
Castello di Barolo, Barolo (Cuneo)
1999
Istituto Francese di Cultura, Salonicco (Grecia)
Galleria "Metamorfosis", Salonicco (Grecia)
2000
"Maestro del Palio di Asti", Ex Chiesa di San Giuseppe, Asti
Castello di Cortanze, Cortanze (Asti)
Komódienhaus, Biberach (Germania)
Ca' del Duca, Venezia
2001
Palazzo Guasco, Alessandria
2002
Casino di Caccia, Stupinigi (Torino)
Palazzo Guasco, Alessandria
2003
Circolo Culturale "G. Arpino", Bra (Cuneo)
2004
Mostra "Pittori europei" - IV Congresso Internazionale "Letterature e le lingue minoritarie" dell’AICL-Associazione Internazionale dei critici letterari e dell’EUACE-Centro Europeo d’Arte, Peania (Grecia)[1]
Galleria "Ersis", Atene (Grecia)
2005
Ristorante "Tacabanda", Asti
Museo Civico d'Arte Moderna e Contemporanea, Mombercelli (Asti)
"Carlo Carosso", Rivista "Art" ("Tchni"), Ed. No 1, 1983 Atene Grecia (Caporedattore: Evangelos Andreou)
G. Ritsos, Aiace svegliarsi e morire, ed. Comune di Genova e Teatro dell'Ateneo di Genova, 1989
M.Dalmati/A.Gamba, Carlo Carosso scultore, Asti 1990.
"Exposition, le poète et l'image, poèmes inédit de Jannis Ritsos- xylographies de Carlo Carosso", pp. 183–184, Editions Internationales Euroeditor, Lussemburgo 1991.
F.A.Lepore, Cercando la prima vera, poesie d'autore con sei disegni di Carlo Carosso, Ed Casa Brina, Asti 1992
“Carlo Carosso: Enotria, Hagen, Germany 1996; Gallery Ersis, Athens Hellas 1997 / Testi a cura di Michele Brancale, Magda Baltoyanni, Francesco Antonio Lepore” (1996)
M.Sacco/E.Serra, I bacchi astigiani le etichette di Carlo Carosso, Ed Gribaudo, Cavallermaggiore (CN) 2000
F.A.Lepore - Carlo Carosso, La bestemmia del silenzio, ed. Spettatore Libri ed. 2005
AA.VV. , Catalogo degli scultori italiani - Editoriale Giorgio Mondadori 2006.
Film e documentari
Petros Panama, Immagine poetica, documentario di 35' sull'opera di G.Ritsos e C.Carosso, musiche di Mikis Theodorakis, produzione Spiro Katzimi, ERT 1986
Lefteris Lagadinos, Carlo Carosso artista, documentario di 15', ERT 1986
Adonis Papadopulus, Orfeo, interprete Carlo Carosso, musiche di Michalis Terzis, ERT 1987
Collegamenti esterni
sito ufficiale di Carlo Carosso, su carlocarosso.it. URL consultato il 23 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2006).