Figlia di un Colonnello dell'Esercito Italiano, Ugo Attanasio (che dopo essere andato in pensione reciterà come attore in ruoli di supporto fra il 1947 e il 1967) e dell'attrice Maria Pia Attanasio, dopo aver frequentato il liceo, lo abbandona per studiare per proprio conto lingue straniere, per poi coltivare il sogno di diventare ballerina studiando danze ritmiche e moderne, e infine frequenta il Centro sperimentale di cinematografia.
Lì viene notata da Vittorio De Sica, che la fa debuttare nel cinema subito come protagonista ad appena 15 anni in uno dei classici del film scolastico nostrano, Maddalena... zero in condotta. Il personaggio che interpreta, quello di Maddalena Lenci, allieva indisciplinata e pestifera, ma in fondo simpatica, di un Istituto Tecnico che scopre un fantomatico destinatario (Alfredo Hartmann) di lettere commerciali veramente esistente e si adopera in tutti i modi per farlo incontrare e sposare con l'affascinante professoressa supplente, la identificherà pienamente almeno per i tre anni seguenti.
Recita con grandi nomi del calibro di Anna Magnani, Amedeo Nazzari e Massimo Girotti: ma il suo personaggio più compiuto sul grande schermo è probabilmente quello di Luci del varietà (da lei anche prodotto per una cooperativa insieme al marito, a Fellini e alla Masina); quello della soubrette Liliana Antonelli che, dopo aver girato molte piazze di provincia con una scalcagnata compagnia d'avanspettacolo, tenta il grande salto partendo per Milano e partecipando a uno spettacolo di prim'ordine con il suo nuovo pigmalione. Questo sarà anche l'ultimo film diretto dal marito.
Recita anche insieme al padre Ugo Attanasio in due film di Guido Brignone del biennio 1951-1952, Core 'ngrato e Bufere, e tornerà anche in qualche modo a ruoli più leggeri nel bizzarro film di Georg Wilhelm PabstCose da pazzi (1954), dove è Delia Rossi, una tranquilla ragazza, scambiata per matta da un primario nevrotico, (interpretato da Enrico Viarisio). Affidata a un medico corpulento per le terapie del caso (interpretato da Aldo Fabrizi) viene rinchiusa per errore in una casa di cura. L'ultimo film che interpretò al cinema, I girovaghi di Hugo Fregonese, con Peter Ustinov, risale al 1956.
Nei dieci anni seguenti recitò prevalentemente in svariate commedie teatrali adattate e in alcuni sceneggiati, tra cui, come protagonista, accanto a Paola Borboni e a Renato De Carmine, in Piccolo mondo antico diretto da Silverio Blasi nel 1957 e, in un ruolo minore, nel David Copperfield diretto da Majano nel 1965.
Verso la fine degli anni sessanta preferisce abbandonare l'attività artistica per dedicarsi alla famiglia.